28Marzo2024

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Irregolarità contabili, niente assoluzione per il Comune di Pisticci

La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti non assolve il Comune di Pisticci, che continuerà ad essere monitorato per le gravi irregolarità contabili rilevate: sono in grado di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari.
E’ quanto emerge dalla delibera 36/2016 con la quale la Corte, nella camera di consiglio del 6 luglio, ha tirato le somme di una vicenda iniziata dalla deliberazione 3/2016, con la quale l’Amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Vito Di Trani fu “bacchetata” per la gestione finanziaria negli anni 2012-2013. In quel caso, infatti, l’indagine istruttoria della Corte si soffermò sulla “dinamica dell’entrata della spesa e della gestione dei relativi equilibri di bilancio”. Le irregolarità emerse riguardarono la gestione della spesa di personale “di natura flessibile, in violazione di specifiche prescrizioni e vincoli finanziari; la gestione del sistema dei pagamenti; dei residui, ante e post operazione di ri-accertamento straordinario; l’irregolarità nella gestione dei fondi vincolati; le anomalie nel sistema di ripiano del disavanzo emerso a seguito del ri-accertamento straordinario dei residui; la criticità nella gestione della capacità di riscossione; nella gestione delle passività potenziali; utilizzo distorto delle entrate straordinarie; utilizzo distorto delle forme flessibili di acquisizione di personale, in violazione di vincoli normativi e finanziari”.
Dalle risultanze istruttorie, peraltro, emerse che nell’esercizio 2011 il “rapporto tra spesa di personale e spesa corrente ha superato la percentuale del 40% e, nel corso dell’esercizio 2012, l’ente non avrebbe potuto procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale”.
Alla delibera fecero seguito le osservazioni del Comune di Pisticci, seguite anche da un’adunanza pubblica in contraddittorio tra le parti. Dopo questa lunga trafila, la Corte, esaminati gli atti alla luce delle difese di Palazzo Giannantonio, intervenute sempre in costanza dell’Amministrazione Di Trani, ha deliberato che “le misure correttive assunte dall’ente non risultano adeguate, che le anomalie e le criticità riguardano il complessivo sistema di gestione delle dinamiche di bilancio”. Per questo, ha concluso la Corte, verrà verificata “la concreta adozione ed efficacia delle azioni e delle misure che verranno poste in essere dall’ente in sede di successivi controlli”.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno