25Aprile2024

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Scoperto un vano sotterraneo nella chiesa di San Rocco. E' emerso durante i lavori di carotaggio

Un vano sotterraneo è stato scoperto oggi nella chiesa di San Rocco durante i lavori di carotaggio in corso per raccogliere tutte le informazioni necessarie alla successiva stesura di un progetto di consolidamento dell’edificio.
La trivella posizionata all’interno della chiesa, in una zona centrale del pavimento, dopo una perforazione di circa un metro, non ha trovato la resistenza del terreno. Gli operatori si sono subito accorti del vuoto al di sotto dei loro piedi. E’ stato necessario, pertanto, procedere ad ispezionare l’area mediante una telecamera introdotta dal foro generato proprio dalla trivella. Dalle immagini – di cui possiamo mostrarmi alcuni frame in questo articolo - è stato possibile individuare un piccolo vano alla cui funzione ed alla cui epoca si tenta adesso di risalire.
Lo spazio sembra sia stato intonacato. Le prime ipotesi a caldo hanno fatto pensare ad una cisterna oppure ad un deposito, ma sulla sua natura ed origine si proverà adesso a fare un’adeguata ricerca storica. Da quanto è stato possibile vedere il vano è totalmente vuoto.
In seguito alla sua scoperta, la trivella per i carotaggi è stata spostata in un altro punto del pavimento e gli operatori hanno potuto proseguire regolarmente il loro lavoro. La perforazione è finalizzata a fare adeguati sondaggi sulla natura del terreno a cui farà seguito l’installazione di un piezometro permanente. La profondità raggiunta è di circa trenta metri.
L’indagine geognostica finalizzata alla caratterizzazione del terreno è stata affidata alla ditta Toma di Matera, sotto la guida del responsabile incaricato, il geologo Domenico Laviola. “Il piezometro – spiegaLaviola – servirà a misurare le variazioni del livello di falda in funzione di eventi meteorici e resterà sempre in funzione”.
Oltre alla ditta Toma sta operando nella chiesa di San Rocco la Unilab Sperimentazioni di Perugia, che svolge sondaggi sulla struttura in relazione alle caratteristiche dei materiali di costruzione. I tecnici stanno svolgendo prove di carico e fanno prelievi su elementi che poi saranno sottoposti a prove di laboratorio, oltre ad una serie di carotaggi finalizzati ad individuare la profondità della fondamenta ed a video endoscopici della muratura.
Tutto il materiale raccolto e le informazioni derivanti dai successivi test finiranno sul tavolo del professor Paolo Rocchi che proprio in base a questi dati potrà elaborare il progetto di consolidamento della struttura.

Roberto D'Alessandro