Spaccio di droga: assolto Mario Potenza
- Post 07 Aprile 2017
“Ero certo dell'innocenza del mio assistito e già da quando gli hanno sostituito il carcere con i domiciliari ho avuto la sensazione che il tribunale avesse capito bene i fatti”, ha dichiarato l'avvocato Simone D'Angella componente del collegio difensivo.
Contro la sentenza pronunciata dal Tribunale collegiale, presieduto dal dottor Giuseppe De Benedictis, il pubblico ministero avrebbe facoltà di appello. Sul punto, il legale ha spiegato: “Attendiamo le motivazioni del Collegio e le eventuali mosse della Procura. Se il pm non farà appello e di conseguenza la sentenza dovesse trasformarsi in definitiva, proporremo azione per ingiusta detenzione. Il nostro assistito è stato in carcere dal 24 settembre 2016 al 1 febbraio 2017. Sino a mercoledì è stato ai domiciliari”.
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