28Marzo2024

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Omicidio Matteo Barbalinardo, piena confessione del minorenne fermato

Omicidio volontario, occultamento di cadavere e porto illegale di coltello sono i tre reati contestati al minorenne di Marconia fermato ieri nella frazione pisticcese dopo il ritrovamento in un edificio in costruzione allo stato rustico, il cui cantiere è inattivo da tempo, in via Duca d'Aosta del cadavere di Matteo Barbalinardo, il 17enne di cui non si avevano più tracce da giovedì scorso.
Il giovane fermato ha reso piena confessione del delitto e, durante la perquisizione domiciliare disposta nella giornata di ieri, ha consegnato spontaneamente l'arma - un coltello - con cui ha inferto le ferite mortali. Il corpo presenta ferite alla gola e al torace.
E' quanto emerso nell'ambito della conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Matera, durante la quale non è stato chiarito il movente dell'omicidio, seppure quella della droga resta la pista privilegiata tra le diverse al vaglio di chi indaga.
I risultati dell’indagine sono stati illustrati  in Questura dal Capo della Squadra Mobile di Matera Fulvio Manco e dal dirigente del Commissariato di P.S. di Pisticci Domenico Di Vittorio, oltre che dalla Responsabile dell’Ufficio Stampa Luisa Fasano.
Il delitto sarebbe maturato nel pomeriggio di giovedì, a causa di una discussione seguita da un corpo a corpo tra i due. In seguito, l'omicida - che ha riportato alcune ferite - ha tentato di occultare il cadavere coprendolo con un telo.
I due, che erano conoscenti, avevano lasciato la scuola. Il reo, incensurato, era iscritto all'Istituto alberghiero. La vittima aveva piccoli precedenti di polizia legati agli stupefacenti.
Per ora il minorenne fermato resta l'unico indagato e si esclude il coinvolgimento di altre persone.
I primi elementi raccolti nel corso delle indagini hanno condotto gli investigatori, subito dopo il ritrovamento del cadavere, "a casa di un altro diciassettenne di Marconia che, sottoposto a interrogatorio, ha fornito piena confessione ammettendo di aver ucciso il ragazzo a seguito di una colluttazione.
Nel corso della perquisizione domiciliare, lo stesso minorenne - hanno spiegato in Questura - ha consegnato spontaneamente il coltello con cui avrebbe colpito il suo coetaneo, lungo cm.17 di cui 7 di lama. Il corpo presenta infatti diverse ferite alla gola e al torace.
Secondo le dichiarazioni rese dal giovane, i due, conosciutisi da poco, nel pomeriggio di giovedì scorso 18 maggio si sono appartati nell’edificio in costruzione per discutere.
La discussione è però degenerata in litigio, da cui è scaturita la violenta colluttazione e il tragico epilogo della morte dell’altro minorenne.
L’omicida lo ha quindi ricoperto con un telo di tessuto non tessuto ed è fuggito.
Naturalmente le dichiarazioni del giovane saranno confrontate con gli esiti degli accertamenti medico legali che saranno effettuati sul corpo della vittima e con altri rilievi e analisi in corso.
Quanto al movente, al momento sono aperte diverse ipotesi. Una di queste è la pista della droga".
I primi a intervenire ieri sul luogo del ritrovamento - dopo la segnalazione di una poliziotta che abitava nei paraggi - sono stati gli agenti del Commissariato di Pisticci diretto da Domenico Di Vittorio; sul posto anche la Polizia scientifica per i dovuti rilievi.
Le indagini, coordinate dal pm Colella, hanno portato all'individuazione del sospettato che, durante l'interrogatorio, alla presenza del pm della Procura della Repubblica dei minori di Potenza, Carmine Olivieri, ha ammesso le sue responsabilità.
La salma di Matteo Barbalinardo si trova presso l'Ospedale di Policoro a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso. Il giovane reo confesso è attualmente in stato di fermo a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni di Potenza con l’accusa di omicidio volontario, occultamento di cadavere e porto illegale di arma.