Usura, un arresto dei Carabinieri. Dallo strozzino minacce ed intimidazioni alle vittime
- Post 12 Settembre 2017
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pisticci e della Stazione di Ferrandina, coordinati dalla Sostituto Procuratore della Repubblica, Annafranca Ventricelli, avevano avviato un’indagine a seguito delle denunce di alcuni artigiani ferrandinesi che, a causa delle ristrettezze economiche dovute alla crisi del settore, si erano rivolti all’uomo per ricevere dei piccoli prestiti che però, nel giro di pochi mesi, diventavano somme spropositate a causa degli elevatissimi tassi d’interesse usurario maturati. Come sovente accade in questi casi, le vittime, ormai non più in grado di far fronte ad un debito sempre crescente, venivano vessate, minacciate fin anche percosse dallo “strozzino” che, così facendo, si garantiva il pagamento e il silenzio delle vittime. Fortunatamente alcune di loro, con la forza della disperazione, hanno detto “basta!” trovando il coraggio di denunciare e dunque dando il via all’indagine che ha permesso ai militari, attraverso una serie di riscontri documentali e tecnici, di raccogliere tutta una serie di elementi volti a delineare il quadro delle condotte usurarie ed estorsive.
Un'altra vittima, che non riusciva più a far fronte ai pagamenti, trovato in un bar, veniva minacciata dall’usuraio che, per dar forza alle stesse, afferrava per il collo il malcapitato e lo schiaffeggiava. Ora il supplizio per loro è finito. L’arrestato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
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