Le strutture della chiesa di San Rocco sono peggiorate. C'è preoccupazione per l'intero versante

Le condizioni statiche della chiesa di San Rocco sono peggiorate. La notizia, che genera comprensibile preoccupazione nella cittadinanza e sembra rappresentare anche un punto di domanda rispetto alla cantierizzazione delle opere previste dalla diocesi, è stata formalmente comunicata da don Michele Leone, nella sua qualità di direttore dell'ufficio tecnico diocesano, al sindaco di Pisticci, Viviana Verri.
A constatare lo stato di degrado dello stabile è un recente sopralluogo, effettuato lo scorso 29 gennaio, dall'architetto Renato D'Onofrio, progettista del restauro architettonico e direttore dei lavori, dal professore ed ingegnere Andrea Giannantoni, consulente specialistico dell'architetto e professore Paolo Rocchi (il progettista incaricato del consolidamento strutturale), dal geometra Gianluca D'Alessandro, rappresentante dell'impresa incaricata, e dall'ingegnere Giovanni Marra, tecnico della stessa impresa, che per conto della stessa diocesi avevano visionato lo stato dei luoghi al fine di organizzare il cantiere.
In base a quanto osservato dai tecnici si registra "un generale aggravamento delle condizioni statiche del fabbricato soprattutto lungo la parete che confina con corso Margherita, sul pavimento e nella zona a tergo del presbiterio. Il quadro fessurativo rilevato nel 2017 risulta notevolmente peggiorato".
"Il peggioramento delle strutture della chiesa - scrive don Michele Leone rivolgendosi al sindaco di Pisticci - genera una motivata preoccupazione che invita a sollecitare l'attuazione di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico del rione Marco Scerra, limitrofo alla chiesa e ad essa addossato nella zona retrostante il presbiterio".
I tecnici, in particolare, hanno riscontrato "sul muro confinante con corso Margherita un maggior numero di fratture (lesioni e deformazioni) sia nella parte alta che nella parte bassa in corrispondenza delle lastre di marmo laddove non sono mai state rilevate in passato"; "un notevole dislivello tra gli estremi longitudinali della navatella destra a cui appartiene il predetto muro"; "un notevole rigonfiamento in varie zone del pavimento dell'aula; in particolare notano un marcato dislivello tra la zona centrale dell'aula e quella immediatamente al di sotto del presbiterio. Parimenti si evidenzia un allargamento della frattura dell'aula, sul pavimento del presbiterio e tra quest'ultimo e l'aula"; "sul muro del presbiterio si notano un aumento delle fratture e un aggravamento di quelle esistenti". Sul muro del presbiterio si sono rotti i vetrini spia. Ed ancora: "il vecchio muro sul retro del presbiterio è ulteriormente fratturato e spanciato con distacco di materiale".
I lavori della diocesi sono ormai prossimi ad essere avviati, ma il quadro riscontrato dopo gli ultimi sopralluoghi ripropone con forza una serie di interrogativi formulati da tempo e riguardanti la tenuta del versante che ospita la chiesa e, con essa, numerose abitazioni ed una porzione del centro storico.

Roberto D'Alessandro

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