19Aprile2024

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Gravissimo allarme tumori a Pisticci. Di Trani: "Incidono più delle malattie cardiovascolari"

“L’incidenza dei tumori a Pisticci è superiore a quella delle malattie cardiovascolari”. L’allarme è stato diffuso dal primo cittadino e medico, Vito Di Trani, nel corso dell’incontro su dieta mediterranea e neoplasie tenutosi martedì scorso al centro Tilt di Marconia. “Per ridurre il rischio dei tumori – ha proseguito il sindaco - è sicuramente importante avere corrette abitudini alimentari ed uno stile di vita sano, non fumare e fare attività fisica, ma se si vive in un ambiente contaminato la situazione si complica e questi accorgimenti possono non bastare”. E nel territorio di Pisticci la situazione ambientale pare un fattore di rischio molto elevato. E’ sempre Di Trani a parlare, in termini molto espliciti: “In Valbasento la politica promuove cose che danneggiano le persone. Tecnoparco non può più fare certe cose perché porta a queste conseguenze”. Il riferimento è innanzitutto alla nuova emergenza miasmi lamentata a gran voce in questi giorni dai cittadini del quartiere residenziale, miasmi sui quali il dipartimento regionale all’ambiente, tramite l’Arpab, aveva acclarato le responsabilità di Tecnoparco, intimando, a spese della regione, la copertura delle vasche di trattamento reflui. “A Pisticci Scalo – aggiunge il primo cittadino – non si vive più e coprire le vasche di Tecnoparco non sarà una misura sufficiente”. Di Trani ha inoltre accennato al ruolo che dovrebbe avere la politica nelle attività di controllo delle documentazioni e delle società che smaltiscono in Valbasento. “Credo  ci voglia il coraggio – ha aggiunto - di dire le cose come stanno. Credo si debba uscire dall’omertà. Noi, in questo territorio, abbiamo bisogno di informazioni da indagini precise per capire quali sono le cause dell’aumento delle malattie. Sempre in Valbasento, riguardo all’aviosuperficie Mattei, solo a Roma abbiamo appreso che sotto la pista ci sono ben due discariche ed il ministero dell’ambiente ha chiesto la caratterizzazione. Il Consorzio Industriale ha detto di non sapere nulla. Da dati recenti, inoltre, emerge come dalle centraline di controllo in Valbasento il valore del pm 10 è stato superato per ben tre volte nell’ultimo mese. E meno male che funziona solo una piccola centrale, figuriamoci cosa sarebbe potuto succedere con il mega impianto che si voleva costruire ed al quale ci siamo opposti”. A quel progetto si oppose anche Allelammie, primo riferimento del centro Tilt di Marconia. Oggi il suo presidente, Massimiliano Selvaggi, dopo aver ricordato le ragioni di quella battaglia, ha auspicato che “proprio da Tilt, insieme alla Lega per la lotta ai tumori ed all’amministrazione comunale, che si è mostrata molto sensibile al tema, possano nascere un impegno concreto al fine di rivendicare al più presto l’istituzione del registro regionale dei tumori ed un dibattito approfondito sul destino del territorio, con particolare riferimento alla Valbasento. Qui – ha concluso Selvaggi – la chimica ha fallito trent’anni fa. Oggi occorre ripensare ad una riconversione completa della zona industriale che possa essere compatibile con l’ambiente e la salute affinché diventi un posto più salubre”.

 

Roberto D'Alessandro Il Quotidiano della Basilicata