GdF ed Avis: le Fiamme Gialle per la donazione di plasma
- Post 19 Febbraio 2014
La plasmaferesi viene effettuata attraverso l’utilizzo di separatori cellulari, che prelevano il sangue attraverso un unico accesso venoso e ne separano le componenti nel totale rispetto delle norme sanitarie, ottenendo dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità: plasma (plasmaferesi) o piastrine (piastrinoaferesi), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi.
Soltanto una parte del fabbisogno annuo di albumina e fattore VIII e degli altri plasmaderivati viene prodotta in Italia; la restante parte deve essere importata comportando una spesa notevole e un potenziale maggior rischio di malattie trasmissibili e pertanto è fondamentale che i donatori si facciano abilitare a questa particolare procedura di donazione, che ha una durata media di 30 minuti circa.
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione, che sono indispensabili per curare molte malattie. L'albumina, ad esempio, viene utilizzata per pazienti con gravi malattie al fegato; i fattori della coagulazione per i pazienti emofilici; le gammaglubuline per prevenire o curare diverse malattie infettive.
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