Guardia di Finanza sequestra fabbricato aziendale ad imprenditore indagato per frode fiscale
- Post 29 Aprile 2014
Il valore complessivo del patrimonio immobiliare sottoposto a sequestro preventivo per equivalente ammonta a circa 600.000 euro.
L’imprenditore destinatario della misura coercitiva aveva posto in essere un meccanismo fraudolento ideato allo scopo di consentire alla sua impresa indebiti vantaggi fiscali e contributivi, quantificabili, nella sostanza, in circa 3 milioni di euro di materia imponibile. Per detto motivo era già stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria.
Il sequestro preventivo per equivalente, preliminare all’applicazione della confisca per equivalente, è lo strumento legislativo coercitivo utile a vanificare le “illecite manovre imprenditoriali” mirate ad impedire il recupero delle imposte evase.
Detto provvedimento ablativo, generalmente, disposto su somme di denaro ed altro patrimonio mobiliare ed immobiliare e/o altre utilità di cui l’indagato abbia la disponibilità per un valore corrispondente al prezzo, al prodotto e al profitto del reato, è previsto per talune fattispecie criminose allorquando sia intervenuta condanna e sia impossibile identificare fisicamente le cose che ne costituiscono effettivamente il prezzo, il prodotto o il profitto.
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