29Marzo2024

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La Regione valuta acquisizione quote aereoporto Pontecagnano. Intanto la pista Mattei è attiva

Ci sei o ci fai? Questo modo di dire molto diffuso potrebbe essere applicato alla regione Basilicata che, non più tardi di mercoledì, ha previsto, nelle pieghe dell’assestamento di bilancio, la possibilità che via Anzio possa acquistare azioni per entrare a far parte della compagine societaria che gestisce l’aeroporto di Pontecagnano, in provincia di Salerno.

Una decisione che sembrerebbe contraddittoria rispetto a quella, assunta sempre dalla Regione Basilicata qualche anno fa, di stanziare 8 milioni di euro per l’aviosuperficie di Pisticci scalo.
Che la Regione abbia cambiato idea e non punti più sulla pista Mattei? Lo abbiamo chiesto a Gaetano Santarsia, commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera, ente proprietario della pista pisticcese. Ingegnere, siamo alle solite: in Basilicata da un lato si dà, dall’altro si toglie. Come spiega questo provvedimento che ha tutti i crismi della contraddittorietà? <<Non mi pare proprio: mi sembra invece – ha spiegato Santarsia – che il provvedimento della Regione Basilicata vada nell’ottica di una piena collaborazione con Salerno al fine di creare un sistema di rete>>. Nessun contrasto con la pista Mattei, dunque, e nessuna contraddizione con la decisione di stanziare, a suo tempo, 8 milioni di euro per allungare l’aviosuperficie di Pisticci. Santarsia, infatti, legge la decisione di via Anzio in un’ottica diversa e positiva, <<perché la Regione entra in un consorzio e lo fa chiaramente per promuovere lo sviluppo della Basilicata: l’obiettivo, infatti, è strategico perché si vuole intercettare il turismo che arriva dal nord Italia e che si serve dell’alta velocità>>.
Più in generale, per il commissario del Consorzio Asi è opportuno <<guardare ad un sistema di rete, con voli che, ad esempio, potrebbero essere dirottati sul nostro scalo e viceversa. Ripeto, non vedo contrapposizioni, né leggo in maniera negativa la decisione della Regione. E’, anzi, un modo concreto per fare sistema e credo che anche Pontecagnano non voglia una concorrenza con noi, visto che quella struttura ha già dovuto scontare grandi problemi per la concorrenza con Napoli>>.

Nessuna interpretazione negativa, dunque, da parte di Santarsia, sul provvedimento regionale. Sarà, ma i dubbi restano, specie su un territorio che fatica come pochi ad emergere dalle secche di una crisi che ha radici antiche, che affondano anche in un modo di fare politica poco “illuminato” e sempre ripiegato su se stesso. <<Non vedo dubbi – chiarisce Santarsia – anche perché le due strutture hanno caratteristiche diverse: la nostra non potrà mai arrivare ad ospitare aerei con 300 posti. Al limite, ed è questo un nostro chiaro obiettivo, si potrà arrivare a velivoli con 120 posti. La nostra, inoltre, è una struttura privata ed è chiaramente diversa da quella di Pontecagnano>>. Frattanto, sulla pista Mattei è atterrato il primo aereo: il 1° agosto, alla presenza del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, un Cessna con 4 persone a bordo, provenienti da Bologna, è atterrato a Pisticci. <<Il pilota – rivela Santarsia – ci ha fatto complimenti auspicando che strutture come questa possano sorgere anche in altre zone d’Italia>>. Peccato che la Regione Basilicata investa su Pontecagnano.

Per prenotare voli ed atterrare a Pisticci è attivo anche un sito web all'indirizzo basilicata_airportpisticci.eu. La pista, come è noto, fu voluta fortemente da Enrico Mattei e venne realizzata nel 1960: fino al 1989 era di proprietà dell'Eni. Poi, con l'accordo di programma l'infrastruttura passò al Consorzio di Sviluppo della Provincia di Matera. Attualmente è lunga 1.400 metri: per promuoverla a pista di terzo livello la Regione Basilicata ha stanziato 8 milioni di euro. I lavori di allungamento non sono mai stati completati: sospesi dopo il sequestro del cantiere nell'aprile 2011 su iniziativa dei Noe dei Carabinieri per presunti illeciti ambientali, non sono più ripresi pur in presenza del dissequestro dell'area e dell'archiviazione dei reati contestati. Fino ad ora, come degli 8 milioni di euro stanziati, ne sono stati utilizzati 7 per lavori di adeguamento e l'acquisto di apparecchiature e strumentazioni utili all'implementazione dei voli. Nell'area della pista, inoltre, è stato realizzato l'hangar e c'è anche un impianto carburanti. I lavori di allungamento, ove mai dovessero essere realizzati, dovrebbero portare anche al completamento delle apparecchiature, prima tra tutte quelle per i voli notturni che, attualmente, non sono possibili.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno