Usi civici sui terreni. Comune occupato per protesta. Albano: "A breve una soluzione"

Sono 330 ed occupano legittimamente una superficie pari al 10% del territorio comunale: si tratta dei detentori dei terreni demaniali gravati da usi civici che ieri hanno occupato simbolicamente la delegazione comunale di Marconia per protestare contro l’amministrazione comunale.
L’esecutivo guidato dal sindaco Vito Di Trani è accusato di grave ritardo nel conferire l’incarico ad un perito, già individuato dalla Regione Basilicata, che dovrà provvedere a riconfinare e sistemare i terreni posseduti dagli agricoltori e far prendere atto al Comune che essi sono destinati ad uso agricolo sin dal 1947. In base alla normativa, va ricordato, bastano 9 anni affinché l’avente diritto possa inoltrare istanza di legittimazione e richiesta di affrancazione dagli usi civici. Il perito, che, hanno fatto notare gli interessati, avrebbe dovuto essere già nominato, dovrà anche quantificare il valore di affranco dei terreni e, quindi, attraverso l’ok della Regione, dare corso all’affrancazione.
Successivamente, quei terreni perderanno la demanialità e potranno essere anche acquistati. Per stigmatizzare il ritardo, ieri mattina, è scattata la protesta: erano presenti, per portare la loro solidarietà agli agricoltori, anche il segretario provinciale di Sel, Eligio Iannuzziello, il segretario cittadino del Pd, Rocco Negro, il capogruppo democratico in consiglio comunale, Andrea Badursi, e Giovanni Mastronardi, della Lista Civica Italiana.
“La Regione – ha dichiarato il portavoce Francesco Malvasi –attraverso il Dipartimento Agricolturaha sollecitato sin da gennaio la definizione di questo problema al Comune di Pisticci. Lo ha fatto attraverso alcune delibere di giunta e di consiglio con le quali è stato individuato un perito che, però, ad oggi, l’amministrazione locale non ha ancora ufficialmente incaricato. Protestiamo perché sono trascorsi ben nove mesi e non abbiamo avuto alcuna risposta”.
Con lo svincolo dei terreni che adesso non hanno mercato, ha inoltre ricordato Malvasi, “il Comune di Pisticci si troverebbe ad avere un patrimonio enorme, considerando che parliamo di circa 1000 ettari, mentre i cittadini acquisirebbero un diritto reale su un bene. Questo, a mio giudizio, è un problema politico”.
La protesta è poi rientrata: il vice sindaco Domenico Albano, che ha incontrato i manifestanti, ha infatti mostrato loro la convocazione di un consiglio comunale ad hoc, in programma il 4 ottobre alle 18, nella sala consiliare di Marconia.
“L’amministrazione comunale ha la ferma volontà di risolvere la questione dei terreni demaniali gravati da usi civici e lo dimostrerà nel prossimo consiglio comunale, che è stato appositamente convocato per il prossimo 4 ottobre, a Marconia”. Così il vice sindaco del Comune di Pisticci, Domenico Albano, che ha incontrato i manifestanti nella sala consiliare della delegazione comunale di Marconia.
“Ho spiegato loro – ha altresì rimarcato Albano - che il ritardo nella definizione della questione è stato dovuto solo a problemi di natura tecnica. In ogni caso, per la ratifica dell’incarico al tecnico c’è un termine che non è ancora scaduto: per questo, il consiglio comunale di sabato sanerà il tutto”.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno

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