25Aprile2024

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Esonda il Basento. Chiuso ponte Accio. Si riforma il lago 'Mo Mo'. Venti a 100 all'ora. Estesa allerta meteo

E’ stato chiuso nella tarda mattinata il ponte in zona Accio, che collega Tinchi a Bernalda lungo la provinciale 154. L’intervento si è reso necessario per l’innalzamento dei livelli idrici del fiume Basento, in seguito ad una esondazione iniziata ieri. Il picco era effettivamente atteso per oggi, dopo che forti piogge cadute nel nord della Regione hanno ingrossato il corso d’acqua, portando su una situazione di guardia.
Il fiume è monitorato dal sistema di Protezione Civile. Della chiusura del tratto stradale informano i volontari del Nov, sul posto per attività di controllo. A quell’altezza il provvedimento è molto frequente nei casi di piena.
Il Basento, seguendo uno schema consueto, ha rotto gli argini in più punti del territorio di Pisticci, come facilmente visibile dal noto affaccio del ponte di Pisticci Scalo (ma attenti a non sporgervi, perché sono anni che le ringhiere di sicurezza dei guardrail sono scomparse, probabilmente trafugate una per una, trasformando una eventuale passeggiata su quel ponte in un’avventura per uomini coraggiosi).
Sempre da quelle parti, lungo la strada Pisticci Scalo – Pomarico, l’esondazione del Basento ha ricreato in poche ore quello che condizioni meteo favorevoli erano riuscite ad asciugare in molti mesi. Da oggi, infatti, torna sulle cartine geografiche del territorio il famoso lago Mo Mo, così battezzato da Gianni Fabbris, il leader di Terre Joniche, che questa estate istituì una manifestazione lungo le sue sponde. Il lago si crea all’interno di un terreno agricolo, ormai non più coltivabile, non distante dal Basento e soggetto ad inondazione da quando, ormai diversi anni fa, una piena non divelse una piccola parte dell’argine esterno al fiume. Mo Mo, era un nome scelto per indicare polemicamente i lunghissimi tempi di riparazione dell’argine: un lavoretto tutt’altro che impegnativo, che non è nemmeno iniziato. Un piccolo lavoro che darebbe grande beneficio ad un terreno agricolo ormai sommerso per la maggior parte dell’anno.
Ma non è stata soltanto la pioggia a caratterizzare l’attuale ondata di maltempo. Nel pisticcese, peraltro, ne è caduta in modiche quantità. Da queste parti, tuttavia, ha spirato un vento forte e fastidioso per tutta la giornata di ieri. Indicativi, in tal senso, i dati raccolti da Meteomarconia di Alberto Raimondo, con il vento che ha raggiunto la massima raffica di 97,9 km/h ora a Pisticci centro, sfiorando altre volte questo picco, su una media giornaliera di 31 km/h. Il fenomeno è risulta meno intenso a Marconia, con punte di 55 km/h su una media di 15,4.

Roberto D'Alessandro

Il Centro Funzionale Regionale, in considerazione delle criticità segnalate dal territorio ed in vista di nuove precipitazioni attese a partire dal primo pomeriggio di oggi, ha emesso una estensione dell’avviso di criticità regionale per le prossime 24/36 ore mantenendo il livello di allerta ROSSO per il versante tirrenico e appenninico e quello ARANCIONE per la rimante parte della regione.

La situazione odierna dei livelli idrometrici dei fiumi, che avevano nella giornata di ieri superato i livelli di guardia, sta lentamente rientrando nella normalità.
Lo comunica l’ufficio Protezione Civile Regionale che tramite la Sala Operativa Regionale ed il Centro Funzionale, entrambi attivi in H24, sta monitorando l’evoluzione dell’evento in atto.
La Protezione Civile fa sapere che al momento non si registrano situazioni particolarmente critiche connesse alle abbondanti precipitazioni che hanno interessato nella giornata di ieri la nostra regione ad eccezione di alcune situazioni puntuali, oltre a esondazioni localizzate, nelle aree maggiormente colpite dall’evento pluviometrico.
In considerazione delle numerose segnalazioni pervenute in Sala Operativa di riattivazione di frane e di smottamenti, che in alcuni casi ha portato alla chiusura di strade provinciali o comunali, l’ufficio Protezione Civile regione ha esortato gli Enti competenti a porre la massima attenzione al controllo del territorio di competenza in quanto nei prossimi giorni potrebbero innescarsi ulteriori fenomeni franosi.