Solo un mese e mezzo fa (18 agosto) aveva festeggiato i 101 anni di età nella sua casa di piazza Solferino nel rione Dirupo. L'altra notte purtroppo ci ha lasciato dopo un malore da cui non si era più ripreso, circondato fino all'ultimo, dall'affetto di tutti i familiari, la moglie Anna D'Amore, i figli Rocco, Rosetta, Franco, Tonino, Vincenzo, Mario, Amedeo e Vittorio, dalle nuore e da altri familiari. Nonno Pietro, come lo ricordano nel rione dove è nato, una persona "speciale", sempre fisicamente e socialmente presente, ma soprattutto educato, gentile ma anche gioviale nei suoi discorsi, sempre pronto a rievocare i tantissimi eventi di una vita ultrasecolare dedicata soprattutto al lavoro di agricoltore ma anche come servitore della patria come militare nel Genio nel V° Reggimento Radiotelegrafisti in Libia. Il 6 giugno del 1940 – come lui stesso ha tante volte ricordato – venne assegnato alla 144° Compagnia marconisti comandata dal Tenente Enrico Milo, poi diventato Generale di Corpo d'Armata che combatté gloriosamente ad El Alemein. Fu proprio in quella famosa località nordafricana che il soldato Silletti ebbe modo di vedere da vicino il Generale Rommel. A fine conflitto mondiale venne congedato e decorato con tre croci al Merito di Guerra, riconoscimenti che ha sempre conservato gelosamente tra le cose più care. Era sposato dal 1947 con la compaesana Anna D'Amore ed era diventato padre di otto figli e nonno di ben dieci nipoti. La sua attività soprattutto nel lavoro dei campi nell'azienda di Petrolla – Cavone dove si è recato fino a qualche anno fa. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio (15,30) nella Chiesa Madre di Terravecchia, officiati dal parroco don Rocco Rosano. Nonno Silletti con i suoi oltre 101 anni di età, finora era il più longevo degli anziani pisticcesi.
Michele Selvaggi
