Corte dei conti, pesanti contestazioni per due bilanci dell'Amministrazione Di Trani. Ha 60 giorni per riparare
- Post 02 Febbraio 2016
Infatti, la Sezione di controllo della Corte dei conti (deliberazione 3/2016) ha passato al setaccio la gestione finanziaria dell’ente, negli anni 2012-2013, i primi due dell’attuale Amministrazione, rilevando gravi irregolarità contabili, in grado di “di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico- finanziari dell’Ente”, come si legge nell’istruttoria dei tre magistrati.
L’iter dell’organo di controllo, ha contemplato nelle fasi istruttorie anche una interlocuzione con gli uffici del Comune, chiamati a chiarire in adunanza pubblica alcune decisioni, con documentazione integrativa.
Motivazioni che, evidentemente, non hanno convinto la magistratura contabile, la quale formalmente rilevato diverse irregolarità.
Sulla spesa di personale, è emerso, “un utilizzo distorto delle forme flessibili di acquisizione di personale, in violazione di specifici vincoli normativi e finanziari”. Dalle risultanze istruttorie, è emerso che nell’esercizio 2011 il rapporto tra spesa di personale e spesa corrente ha superato la percentuale del 40%”. Per l’effetto, nel corso dell’esercizio 2012, l’Ente non avrebbe, comunque, potuto procedere “ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi voglia tipologia contrattuale”.
Sul fronte appalti, è emerso che l’ente “non ha assunto alcuna misura organizzativa volta a garantire la tempestività dei pagamenti delle somministrazioni, forniture e appalti (...), tale circostanza, oltre a rappresentare una specifica violazione di legge, evidenzia una grave criticità nel sistema di gestione di bilancio e degli equilibri economico-finanziari dell’Ente”. Poi le questioni dei residui attivi e passivi di bilancio, per la gran parte ultraquinquennali, “con un indice di riscossione prossimo e, a volte pari, allo zero”. Infine sono state riscontrate criticità sulla riscossione delle entrate per recupero dell’evasione tributaria, Ici e Tarsu. E’ stata registrata una modalità “rallentata” di riscossione delle entrate, in conto residui, della Tarsu, nonché un trend decrescente degli accertamenti di entrata per contributi per permesso a costruire. Ora l’ente dovrà porre in essere, entro 60 giorni, le misure correttive e a comunicarle alla Corte dei conti.
Antonio Corrado
pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata
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