18Aprile2024

Sei qui: Home Cronaca Esplosione Cammarelle, il Gip dispone un supplemento di indagine

Download Template for Joomla Full premium theme.

Deutschland online bookmaker http://artbetting.de/bet365/ 100% Bonus.

Online bookmaker bet365

Esplosione Cammarelle, il Gip dispone un supplemento di indagine

Importanti novità sulla vicenda dello scoppio di via G. Cesare a Pisticci centro, dove una potente esplosione avvenuta intorno alle ore 3 della notte del 10 giugno 2011 provocò la devastazione di uno stabile a piano terra con danneggiamento di altri locali adiacenti del popoloso quartiere Loreto in cui rimasero ferite solo alcune persone, oltre alla messa fuori uso di oltre una ventina di auto parcheggiate nel sottostante piazzale, di cui 3 appartenenti ad una sola famiglia, la Musicco.
Come si ricorderà, dopo un silenzio di circa quattro anni, nell’estate di due anni fa il P.M. dottoressa Annunziata Cazzetta - Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Matera, aveva presentato al Giudice per le Indagini Preliminari, una motivata richiesta di archiviazione del caso. E ciò, dopo le avvenute conclusioni a cui era giunto il consulente di Ufficio ingegnere Michele Colella, che così aveva esaurito la sua relazione: "é possibile affermare con assoluta certezza, che la causa della esplosione avvenuta in data 10 giugno 2011, alle ore 3,05 all'interno del locale terraneo di via G. Cesare 45, è di tipo endogena ed accidentale, in quanto sia il combustibile che la fonte di innesco erano ubicati all'interno del locale in condizione conservative, di custodia e manutenzione non appropriate e tali da generare accidentalmente la esplosione". Conclusione quella del perito nominato dalla Procura, che avrebbe individuato delle responsabilità esclusivamente colpose.
La decisione del PM aveva fatto comunque discutere e aveva indotto le persone offese, attraverso i propri legali, ad avanzare opposizione al provvedimento. A distanza di circa un anno e mezzo da quella decisione, il G.I.P. Angelo Onorati, sciogliendo la riserva adottata all'udienza in camera di consiglio tenuta il 16 febbraio scorso, ha ritenuto opportuno disporre un supplemento di indagini - proprio come chiedevano i ricorrenti - indicando al P.M. di effettuare entro il termine di quattro mesi dalla comunicazione dell’ordinanza, "una investigazione suppletiva consistente nell'integrare la relazione di consulenza dell'ing. Colella, rivolgendo al medesimo il quesito indicato in motivazione", cioè quello di "esprimersi tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, sulla plausibilità della ipotesi alternativa formulata nella richiesta di archiviazione". Un altro tassello quindi, per tentare di giungere alla verità su quelle che furono le ricercate cause della spaventosa esplosione del giugno 2011.

Michele Selvaggi