Scuola tra disagi e abbandono. Denuncia dei genitori della primaria 'O. Flacco' con Cittadinanzattiva

E’ una situazione ormai insostenibile, quella denunciata da un gruppo di genitori di Marconia di Pisticci all’associazione regionale “Cittadinanzattiva”, che attraverso la presidente Maria Antonietta Tarsia, ha avviato una serie di interlocuzioni, senza peraltro riscontri positivi, con le istituzioni scolastiche a tutti i livelli. “Non è più tollerabile la situazione che si è venuta a creare nella scuola primaria – Plesso San Giovanni Bosco dell’Istituto Comprensivo Quinto Orazio Flacco di Marconia di Pisticci. spiega Tarsia - Il 4 dicembre 2015, alcune mamme degli alunni tramite Cittadinanzattiva esponevano all’Ufficio scolastico regionale di Potenza e a quello territoriale di Matera, il disagio degli alunni illustrando in sei punti le situazioni critiche in relazione alle quali chiedevano immediati interventi. Si segnalavano talune carenze afferenti le condizioni igienico-ambientali, organizzative del plesso e particolarmente: la carenza
di personale, materiale e attrezzature per pulizia e sanificazione dell’edificio; l’impossibilità di utilizzare servizi igienici nelle ore finali della giornata scolastica (poichè chiusi ad una certa ora ndr); episodi di bullismo causati da mancata vigilanza; la mancanza di un insegnante referente a cui far capo per informazioni sui disagi; la distribuzione in varie classi degli alunni nell’ipotesi in cui mancasse l’insegnante.
Il 14 dicembre 2015, abbiamo ottenuto un riscontro dal Dirigente scolastico Nicola Caputo dell’Ufficio territoriale di Matera, il quale, pur mostrando notevole disponibilità e fornendo l’assicurazione-rice vuta dal dirigente preposto, secondo la quale le pulizie dei locali e la vigilanza degli alunni venivano effettuate quotidianamente dai collaboratori scolastici, non è riuscito definitivamente a risolvere i problemi prospettati”.
Così, i genitori degli alunni, assolutamente insoddisfatti, tramite Cittadinanzattiva hanno chiesto un incontro con il Dirigente regionale dell’Ufficio scolastico, “ma ci siamo sentiti rispondere che il funzionario interpellato non aveva tempo disponibile. Ad oggi la situazione si è ulteriormente aggravata. Non è più possibile tollerare che i servizi igienici e l’intero plesso versino in una condizione inadeguata ed irrispettosa delle esigenze dei minori che frequentano quotidianamente la struttura, per i quali non viene altresì garantita opportuna vigilanza quando sono al di fuori delle rispettive aule. Chiediamo ai Dirigenti ministeriali presso l’Ufficio scolastico regionale -conclude Tarsia - se è mai possibile che in Basilicata debbano tollerarsi siffatte situazioni, senza che pervengano riscontri alla segnalazione dei disagi. Gli alunni di quel plesso scolastico, Cittadinanzattiva e gli stessi genitori gradirebbero una risposta dai dirigenti degli uffici competenti”.

Antonio Corrado
pubblicato su Il Quotidiano del Sud

 

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