Studio shock: i giovani non sanno distinguere le notizie vere sui social
- Post 24 Novembre 2016
Dalla ricerca è emerso ad esempio che l'82% degli studenti non è in grado di distinguere tra una vera notizia e un contenuto sponsorizzato, mentre il 40% ha legato automaticamente una foto di un cerbiatto con malformazioni a una notizia su Fukushima, anche se nell'immagine non c'era nessun accenno a dove fosse stata scattata.
"Molte persone pensano che poiché i giovani sanno usare i social media sono egualmente bravi a giudicare quello che c'è scritto - afferma Wineburg - ma il nostro lavoro mostra che la realtà è opposta". Il dato, sorprendente e preoccupante, trova riscontro nella quotidianità di utilizzo dei social. E’ frequente, infatti, incappare in post e condivisioni di notizie diffuse dai siti di bufale alle quali schiere di utenti continuano ad abboccare sistematicamente senza alcuna capacità di fare una valutazione critica dei contenuti postati o di attivare quei meccanismi di verifica che permetterebbero di non passare per i polli di turno. Quando poi il fenomeno riguarda i nativi digitali - chissà quali percentuali avrebbe fatto emergere una ricerca effettuata sugli adulti - si comprende bene quanto il fenomeno sia diffuso, con numeri davvero imbarazzanti stando alla ricerca della prestigiosa Università californiana.
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