Continua a coltivare le sue ambizioni il documentario "The Family Whistle" del regista bernaldese Michele Russo: il prodotto cinematografico sulla vita della famiglia del regista italo-americano Francis Ford Coppola, infatti, è stato iscritto al concorso per il Premio David di Donatello nella sezione documentari.
Prodotto dall'Associazione Culturale Ulisse, il docu-film crea un ponte ideale tra Bernalda e New York, i due luoghi dove sono nate e si sono affermate la genialità e l'ingegno dei Coppola, famiglia di artisti in ambito cinematografico e musicale conosciuta in tutto il mondo.
"Il Fischio di Famiglia" è la traduzione italiana del titolo del film, già vincitore nel Festival di Boston del Premio per la Miglior Fotografia, scelto per ricordare il fischio con cui il nonno richiamava Francis Ford Coppola da bambino, gesto che lega il regista a Bernalda e alle sue tradizioni. Il luogo d'origine della sua famiglia, infatti, è sempre stato un posto mitico nell'immaginario di Coppola che, ritornato nella sua 'Bernalda Bella', non l'ha più lasciata. Merito anche della caparbietà di Michele Russo, cugino del regista italo-americano, che ha avuto un ruolo determinante nel ritorno a Bernalda di quella parte di famiglia emigrata due generazioni fa negli Stati Uniti.
Oltre al riconoscimento a Boston, "The Family Whistle" è stato selezionato anche nella sezione "Classic" del Festival di Cannes: un percorso assai prestigioso per l'opera di Michele Russo, attore con esperienze nel cast de 'Il Padrino III' e 'Baaria', oltre che in numerose compagnie teatrali.
Non è la prima volta che Bernalda punta ai 'David di Donatello', premio assegnato dall'Accademia del Cinema Italiano e considerato l'equivalente italiano degli Oscar americani: nel 2015, infatti, Giuseppe Marco Albano ha ricevuto l'ambìto premio grazie al suo cortometraggio "Thriller", capolavoro nel genere che tanto successo ha riscosso in questi anni in Italia e all'estero.
L'esito della selezione tra i film iscritti alla sessantaduesima edizione del 'David di Donatello' si scoprirà ad aprile: intanto Michele Russo si gode l'ennesimo riconoscimento del suo "Fischio di famiglia", docu-film che in estate ha saputo incantare ed emozionare anche i concittadini di Bernalda nel corso della proiezione effettuata nel cuore pulsante del centro storico, tra la Chiesa di San Bernardino e il Castello aragonese.
Ma le sorprese per Bernalda non finiscono qui: nella categoria cortometraggi è stato iscritto anche 'Le Ali Velate', interpretato e diretto dall'attrice franco-tunisina Nadia Kibout, innamorata della Basilicata e di Bernalda. Il corto, girato tra Ginosa, Metaponto, Taranto e Bernalda, si ispira ad un fatto realmente accaduto di una ragazza araba costretta a vivere una doppia identità: lo snodo della storia è l'incontro con una donna italiana, con cui condivide la difficoltà di trovare una posizione stabile nella società.
Andrea Cignarale