18Aprile2024

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L'omaggio di Don Leo a Maria ed al Santuario del Casale

Grande serata di cultura nella chiesa di Cristo Re. Un omaggio a “Maria” e al Santuario del Casale eretto in suo nome in cui traspare tutto l’affetto che don Leo Selvaggi nutre per la Vergine e per quel luogo di culto e di accoglienza con la sua bimillenaria storia. “Caire Checaritomene Maria”, (Rallegrati Maria piena di grazia), questo il titolo del libro presentato l’altra sera, firmato da don Leonardo e donato alla sua comunità, che fa seguito ad altri interessanti lavori letterari come “Ruderi”, “T’amo Spirito Santo” ed altri, tutti dello stesso autore, pubblicati con successo, negli anni scorsi.
Oltre 400 pagine, in bellissima veste tipografica, (IMD Lucana), riccamente illustrato, con una speciale dedica ed auguri di Papa Francesco, che, attraverso 30 capitoli, in cui si fondono testi e immagini, offre la sua testimonianza di fede, civile ed ecclesiale dei suoi 52 anni di ministero pastorale a Maria Santissima, creando un’armonia tra la sua ricca esperienza di vita e quello della Vergine.
Obiettivo del lavoro di don Leo era anche quello di evidenziare tutta la storia della antichissima Abazia del Casale che – a dirla con i ragazzi della Cristo Re – “ è un gioiello, la cui architettura sacra, densa di mistero, invita alla contemplazione e all’incontro con Dio”. Un monumento religioso straordinario, di grande prestigio, ammirato dai pellegrini di tutto il mondo, permeato di misticismo, di storia e di arte, a cui influssi orientali hanno dato leggiadria e fascino e che dopo i grandi lavori di restauro - insieme al rinvenimento di cripte sotterranee di sepoltura di monaci, di un sarcofago di pietra in cui era sepolta la principessa Biancafiora, e di un ordine di mura perimetrali davanti al tempio, la cripta greca dell’edificio abaziale - l’hanno riportata fedelmente, così bella e maestosa, all’originario aspetto greco prima e medievale poi.
“La Madonna – spiega don Leo nel suo libro – ha voluto confidare proprio a Pisticci, in un antico Santuario, una delle sue più belle immagini, appunto, S. Maria La Sanità, perché ogni donna di questa terra, potesse affidare a Maria i suoi figli e il suo focolare domestico. E proprio in questo ambiente religioso e semplice - aggiunge - ognuno può cogliere il senso della vita e di rapporti sociali di tutta la cittadina di Pisticci, capace di raggiungere le sue vicende quotidiane, dolorose e liete, vicine e lontane, in un’ascensione sublime, redentiva di preghiera e di canto alla Regina del Casale”.
Un libro, quello di don Selvaggi, che ogni famiglia pisticcese dovrebbe tenere tra le cose care, come testimonianza di un prezioso pezzo di storia della nostra terra. Un lavoro apprezzato da Monsignor Giuseppe Caiazzo e Monsignor Salvatore Ligorio, attraverso i loro interventi, da don Donato e don Pasquale Giordano e da don Giuseppe Ditolve, attraverso le loro relazioni, dal senatore Carlo Chiurazzi, dal consigliere regionale Nicola Benedetto e dal sindaco di Pisticci Viviana Verri che, per l’occasione, ha letto un pensiero di Don Leo per il giovane Mariano Caruso, recentemente scomparso.
Tutti, compreso il popolo pisticcese in chiesa, hanno voluto testimoniare, anche con la loro presenza, il riconoscimento per la costante opera pastorale di don Leonardo Selvaggi attraverso il cammino di questa comunità che lui serve da tantissimi anni, con generosità, affetto e dedizione.

Michele Selvaggi