25Aprile2024

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Carro di San Rocco in restauro. Sarà pronto per il 17 agosto

Procedono alacremente le operazioni di restauro del carro trionfale di San Rocco, a Pisticci, che sarà pronto per la sfilata in programma il 17 agosto. Finanziato da un privato, che ha voluto sugellare il suo legame con il territorio e la profonda devozione per il Santo patrono, il restauro ha ottenuto il benestare di tutti gli enti e gli organismi deputati: il soggetto incaricato, dopo averlo visionato, ha iniziato la sua attività che, da subito, ha riservato una graditissima sorpresa: un dipinto su tavola, che ritrae le case del dirupo con la chiesa di San Pietro e Paolo, pare opera di Francesco Pentasuglia, celato sotto due pannelli, uno di compensato e l’altro di masonite, sovrapposti, corrispondenti a due interventi di rifacimento del carro, uno riconducibile al 1988, il pannello di colore viola chiaro, l’altro che ritrae Pisticci agli anni 2000.
Il carro trionfale di San Rocco è un manufatto in legno e cartapesta che risale alla seconda metà del 1800 e, dunque, ha festeggiato tra i 130 e i 150 compleanni. Il progetto di restauro è stato valutato dall’ente proprietario, la Curia di Matera, e dall’ente di tutela, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, che hanno dato il loro benestare. Sono state poi nominate per l’alta sorveglianza due persone, entrambe della Soprintendenza di Matera, mentre anche il Comune di Pisticci, nella persona del sindaco, Viviana Verri, ha accolto l’iniziativa con grande entusiasmo.
Il carro pare sia rimasto nel tempo il medesimo, almeno nei volumi, ma sembrerebbe essere molto rimaneggiato nelle superfici, apparentemente fruibile ma, in realtà, in pessime condizioni di conservazione. Va ricordato che la struttura del carro è originale, mentre nel tempo più volte la rappresentazione, che consiste nella narrazione della vita di San Rocco, dalla vocazione alla morte e alle ambientazioni di paesaggio, risulterebbero essere di epoche molto diverse. Originariamente il carro era ricoperto di dipinti su tela, pare di pregio, che, presumibilmente, narravano la vita di San Rocco. Il carro è stato realizzato a Napoli e ciò è testimoniato da un bellissimo dipinto su tavola che si trova nella nicchia della seduta del cocchiere, rimasto intatto, mentre per altri grandi frammenti di pittura naturalistica  non si sa nulla di certo.
Di sicuro il pittore Pentasuglia, nel 1948, fu chiamato a restaurarlo e, in tempi in cui il restauro era sconosciuto, sostituì i dipinti originali con delle sue pitture. Questi pannelli sono totalmente copiati dai dipinti di grandi dimensioni, per l’esattezza nove, con brani della vita del Santo, realizzati da Francesco Cassone negli anni del confino a Pisticci. Anche il dipinto su tavola di cui sopra che, come detto, sembra sia opera di Pentasuglia, pare essere stato ispirato da una fotografia del 1926 che faceva parte di una raccolta di foto antiche, in mostra per iniziativa di Rocco Fontana Editore, a Pisticci negli anni ‘70. Dal restauro, quindi, emergono sorprese e, forse, anche la conclusione che tutte le volte che si è intervenuti, lo si è fatto sovrapponendo ad un supporto indebolito strati e strati di materiali incongrui. Anche per questo lo scopo è togliere tutto ciò che non è coerente con l’opera per ridarle identità storica, culturale e artistica.

Piero Miolla