I Muri Parlano è il titolo dell’ultimo lavoro letterario di Vincenzo Maida

La giuria della LupiEditore di Sulmona ha selezionato il testo  per il concorso letterario di narrativa Bestseller Estate 2017 ed è possibile acquistarlo in formato ebook su Amazon a soli due euro e novantanove centesimi.
Si tratta di tanti racconti brevi di fatti veri accaduti tra ‘700,’800 e prima metà del ‘900. Un viaggio nel passato tra storia, storie, cronaca, misteri e leggende contestualizzate nel Centro Storico di Montalbano Jonico, lungo un percorso turistico, architettonico e paesaggistico.
“L’idea di scrivere questo nuovo libro – ha dichiarato l’autore – è nata girando a vuoto per il centro storico durante l’inverno, scoprendo cose inedite e suggestive, e parlando con anziani ormai ultranovantenni.
Ho appreso ad esempio che una nostra concittadina era già all’inizio del 1900, nel 1917 per la precisione, in corrispondenza con padre Pio e tutte le lettere sono state richieste e inviate ai frati di San Giovanni Rotondo e fanno parte della documentazione per la causa di beatificazione del frate di Pietralcina. Ho altresì approfondito la tesi sostenuta da padre Gabriele Ronzano in un volume di 300 pagine, Fermo e Lucia, che sostiene un’origine lucana dei Promessi Sposi, cioè del romanzo più noto della letteratura italiana. Il montalbanese Francesco Lomonaco  avrebbe fatto dono ad Alessandro Manzoni del manoscritto da cui trasse ispirazioni, egli lo avrebbe recuperato qualche tempo prima recandosi a Napoli, nell’abbazia di Monticchio”.
Nel libro viene anche ricostruita la vicenda personale e familiare di Maurizio Romeo, figlio di Lucia Guida e Nicola Romeo, trasferitosi da Montalbano nella seconda metà dell’800 per insegnare  a Santantimo, un sobborgo di Napoli, coniugato con Consilia Tagliatela e padre dell’ing. Nicola Romeo fondatore della famosa casa automobilitistica AlfaRomeo. 
Nel testo sono contenute anche tanti racconti brevi di persone e famiglie comuni, attraverso i quali è possibile far rivivere un Centro Storico, come tanti in Italia “abbandonato, spopolato, desolato, decaduto e decadente, sembra come un vecchio rassegnato all’inesorabile deperimento del corpo di cui nessuno si prende cura e che muove a compassione Vestigia del passato, residui di vita vissuta, angoli di mondo, scarti del tempo che li ha inesorabilmente inghiottiti, sepolti nei ricordi o nell’oblio, i Centri Storici sono secoli di storia lasciati lì a marcire tra tetti squarciati, erba sui  muri e dentro di essi. In cerca di luce l’erba si incunea tra le crepe e guadagna l’uscita tra le tante pareti di pietre e mattoni che sono puntellate da anni, persino un albero é cresciuto su di un balcone cadente.”
Raffaele Nigro ospite nel centro jonico ha sostenuto che la narrazione scritta ha ormai da tempo sostituito i racconti verbali, la tradizione orale del passato e con oltre il 90% di analfabeti non poteva esservi altra forma, qualche giorno dopo Barbara Alberti ha affermato che si pubblicano troppe cose inutili, per non parlare dell’imperversare di libri di poesia. Tutta roba  destinata a finire nel dimenticatoio, un futuro e una utilità, a parte i capolavori dei grandi autori che sono pochi per definizione, potrà avere la narrazione della storia e delle storie dei territori nei quali siamo radicati.
Vincenzo Maida ha già pubblicato due romanzi storici, due raccolte di poesie e dieci testi teatrali, tutti portati in scena. Sulla sua produzione letteraria è stata discussa una tesi di laurea presso il DAMS dell’Università di Bologna con il prof. Gerardo Guccini.

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