20Aprile2024

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Storia di un ex voto

Tutti ricordiamo la particolare e tradizionale processione del 16 agosto dedicata alla venerazione di San Rocco di Pisticci. Anche quest’anno le feste hanno avuto una grande partecipazione di fedeli nelle processioni religiose, negli eventi e agli spettacoli che l'Associazione Feste Patronali ha saputo organizzare.
Il periodo delle festività permette di evidenziare qualcosa che forse a molti cittadini pisticcesi è sfuggita o forse non conoscono ovvero la storia di un ex voto presente sulla statua di San Rocco. Molti sono gli ex voto che sono stati donati alla statua di San Rocco, solo uno è posto sulla statua in occasione della processione del 16 agosto.
La storia degli ex voto è antica: sono oggetti di materiali diversi, spesso sono anche di metalli pregiati decorati e cesellati in diverse fattezze, riferiti a simboli o oggetti anatomici di diverse parti del corpo umano. Gli ex voto sono il segno di ringraziamento per una grazia ricevuta dal Santo al quale i fedeli si rivolgono.
Alcuni ex voto si trovano presso la sacrestia della chiesa di San Rocco.
Le richieste di grazia sono non solo a carattere di guarigione, ma anche per superare un particolare momento della vita così come ci sono state anche richieste di grazia da parte di genitori per il ritorno del proprio figlio dalla guerra.
E' il caso di un ex voto ormai secolare: cento anni fa i genitori del Fante Vito Rocco Mastrogiulio, partito per la guerra, la mamma Camilla Angelone e il papà Michele, per l’incolumità della vita del figlio si rivolsero con fede e preghiere a San Rocco affinché il figlio potesse tornare vivo a casa dall’allora primo conflitto mondiale.
Purtroppo, Vito Rocco Mastrogiulio, giovane pisticcese appartenente al 245° reggimento fanteria, nato il 7 febbraio 1896 a Pisticci, del distretto militare di Potenza, morì il 9 giugno 1917 presso l’ospedaletto da campo n. 45 per ferite da squarcio di una scheggia di granata diventando così eroe di guerra. La sua salma fu inizialmente sepolta nel comune di Fiumicello in provincia di Udine, dopo traslata presso il Sacrario Militare di Redipuglia in provincia di Gorizia, dove fu posta la lapide al XII gradone che riporta: “SOLDATO MASTROGIULIO VITO ROCCO 245° FANTERIA”.
Recentemente mi è stata riportata da alcuni parenti del Fante Vito Rocco Mastrogiulio la storia di un voto fatto allora dai suoi genitori, voto che gli stessi, nonostante la morte del figlio, portarono a compimento in suo ricordo e per la devozione verso San Rocco.
Su quella fascia d’argento cesellata che noi ammiriamo tuttoggi è inoltre riportato anche il nome di “Anastasia Pantaleo”, anche se su questo nome nessuno ha saputo riferire notizie.
Questa bella e caratteristica fascia decorata, ha anche un’altra storia così come mi è stata raccontata essendo stata dichiarata persa per molti anni.
Circa venti anni fa fu casualmente ritrovata in una cassa con alcuni paramenti ecclesiali abbandonati e grazie all’intuito di un collaboratore del parroco don Mario Florio la stessa fu salvata, recuperata e affidata ad una famiglia vicino alla chiesa di San Rocco che la ripulì e la riportò allo splendore attuale. La statua di San Rocco era allora stata restaurata e per non farla rovinare tale famiglia appose alla parte sottostante la fascia metallica dell’ex voto, una sottile protezione di un panno morbido.
La particolare storia di questo ex voto potrebbe avere un seguito nella ricerca della spiegazione alla dicitura “Anastasia Pantaleo”, che personalmente non penso sia l’autore o l’autrice poiché si firmano ai margini in sigla e in caratteri e dimensioni piccole.
La storia della fascia dell’ex voto sulla statua di San Rocco si basa su notizie riferite, per quanto riguarda quella del caduto Mastrogiulio Vito Rocco ci sono invece elementi di ricerca in funzione del mio libro “Centenario del Primo Conflitto Mondiale 1914 – 1918”.

Antonio Barbalinardo