“Migrazioni del XXI secolo; l’Italia e l’Europa tra disuguaglianza, accoglienza e integrazione”, questo il titolo della quarta video conferenza nell’alveo del progetto che si propone interventi di educazione alla legalità, alle pari opportunità, al contrasto del fenomeno mafioso in un’ottica di educazione alla cittadinanza e che si concluderà il 27 aprile prossimo in occasione dell’anniversario dell’omicidio di Pio La Torre.
Il progetto ha preso le mosse a novembre e allo stesso partecipano alcuni studenti del triennio dell’I.T.T. G. FORTUNATO i quali, oltre a seguire le conferenze finora proposte, interagiscono digitalmente con i relatori, ponendo domande e intessendo conversazioni con i loro coetanei delle varie scuole che, in ogni parte d’Italia, hanno deciso di prender parte al percorso proposto da Centro Studi Pio La Torre di Palermo.
Molto interessante, in particolare la conferenza odierna che ha visto coinvolti i giovani sugli scottanti temi della legalità, dell’accoglienza, della solidarietà. Unanime l’invito rivolto dai relatori agli studenti ad informarsi e a documentarsi, a riflettere e ragionare sulle varie situazioni al fine di formarsi una opinione individuale rifuggendo dai luoghi comuni, spesso, anzi sempre, dettati da ignoranza e paura del diverso.
Sono intervenuti all’incontro, moderato dalla Dott.ssa Lidia Tilotta, giornalista RAI della Sicilia, il Prof. Maurizio Ambrosini , sociologo dell’Università di Milano; la Dott.ssa Rosa Rizzo , dirigente scolastico di Palermo; La giovane nigeriana Osas che collabora attivamente con una associazione di donne che credono nel riscatto e nella libertà delle proprie connazionali tramite il lavoro e lo studio e in tal senso le sostengono; il Dott. Pietro Bartolo , medico della frontiera lampedusana , simbolo di solidarietà e accoglienza. Spirito di abnegazione e sacrificio , ma soprattutto tanto amore per il prossimo, hanno caratterizzato la vita di Pietro Bartolo che non ha mai cessato dall’inizio degli anni 90 , quando i primi migranti arrivarono a Lampedusa , la propria missione. Tanti i racconti dolorosi, documentati da foto altamente drammatiche, che hanno colpito al cuore tutti i partecipanti e hanno indotto ciascuno a riflettere sull’ inestimabile valore di ogni uomo e di ogni donna, di ogni creatura umana, nata libera ed uguale, ma ridotta al rango di merce da personaggi senza scrupoli , personaggi abietti e crudeli, nuovi infami trafficanti di vita…
Professoressa Elisabetta Barbuto