19Marzo2024

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Festa della Donna a Pisticci con Liceo Classico e Fidapa

La Giornata Internazionale della Donna a Pisticci diventa un momento di riflessione per la comunità e, soprattutto, per i giovani studenti del Liceo Classico “Giustino Fortunato” che, dopo un attento lavoro di studio e confronto, hanno preso parte alla manifestazione culturale “Carta dei diritti della Bambina. Educare alla parità”, promossa dalla locale sezione FIDAPA.
Nella Sala Consiliare del Comune jonico, gli studenti della classe 1°B, grazie alla loro creatività e con la sapiente guida delle professoresse Laura Capistrano e Mariangela Meligeni, hanno contribuito alla riuscita dell’evento con una performance di grande valore dal titolo “L’infanzia negata”, introdotto dalla lettura di alcune poesie sulla donna di autori del calibro di Alda Merini e Antonia Pozzi: “In ogni parte del mondo, si attenta quotidianamente al diritto delle bambine di diventare Donne, nel corpo e nello spirito – hanno asserito gli alunni della classe 1°B – In questo modo si attenta al diritto che ogni bambina ha di vivere la sua età, la sua natura femminile, il suo crescere come essere individuale, differenziandosi da tutti gli altri, dagli altri bambini, dagli adulti. Da queste considerazioni è nato il nostro lavoro “L’infanzia negata”, storia di una bambina senza sogni e senza futuro, costretta al lavoro e allo sfruttamento, all’esclusione sociale, all’analfabetismo, a subire violenze e abusi, a sposarsi da bambina senza potersi ribellare o capire il perché di tanta sofferenza che le segnerà la vita e le porterà via il bene più prezioso, la dignità di persona.
Abbiamo voluto raccontare l’infanzia negata attraverso cinque storie provenienti da varie parti del mondo, scegliendo come icona della nostra performance la commovente immagine della bambina ‘siriana’ mentre abbraccia il suo peluche, foto che ha fatto il giro del mondo e che, con la sua forza, ha saputo colpire la sensibilità generale per la carica emotiva che lo sguardo della creatura sprigiona mentre chiude gli occhi del suo peluche, affinché non vedano le mostruosità della guerra con cui lei è, ormai, costretta a convivere. La lettura finale dell’incipit del libro “Donne al quadrato” di Antonia Storace è un inno alla donna e alle sue potenzialità affettiva, un inno alla femminilità più fragile e silenziosa che spesso si cela dietro il volto e le azioni di una donna apparentemente forte e dalla tempra inesauribile”. Chiaro il messaggio finale degli studenti del Liceo Classico pisticcese: “Con questa nostra performance vorremmo che si meditasse sul fatto che ogni donna, bambina o adulta che sia, non è un corpo da possedere, né una merce-lavoro da sfruttare, né un soprammobile da ostentare. Buona festa dell’8 marzo a tutte le donne”.

Andrea Cignarale