29Marzo2024

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Niente attività legate agli eventi: feste patronali e non verso lo stop

Noi auspichiamo il contrario! Tutto farà ritenere però, che forse  ormai,  nulla potrà essere più come prima. Neppure le feste patronali della nostra regione.
Ormai il Covid 19  non risparmia più nulla, comprese le feste religiose di parrocchie e neanche santi patroni e madonne protettrici delle nostre comunità. In  provincia saltano  tutti gli eventi legati alla  primavera  e  probabilmente, anche quelli dell’ estate, dopo le decisioni dei vescovi di Basilicata  secondo cui le feste patronali sono da sospendere e che, qualora se ne creasse la possibilità, perché cessata l’emergenza sanitaria, è bene limitarsi esclusivamente alla festa religiosa.
A Pisticci per esempio, dopo lo stop alla festa di San Giuseppe dello scorso 19 marzo, con i falò che non si sono accesi, l’altra festa parrocchiale che salta è quella dedicata alla Madonna del Casale, dell’ultima domenica di aprile e quella di San Giuseppe Lavoratore di fine giugno a Pisticci Scalo. A seguire quella della seconda domenica di Luglio in cui si festeggia La Madonna di Fatima e Cristo Re. Poi, sempre a metà luglio l’altra in onore della Madonna del Carmine a Tinchi e  di Sant’Anna a Casinello per arrivare poi alle feste patronali di S. Rocco, l’ Assunta e San Vito in programma dal 15 al 18 agosto.  E appena dopo, ai primi di settembre la festa della patrona di  Marconia, Madonna delle Grazie ed a Pisticci quella in onore della Madonna di Viggiano.
Festività tutte che richiamano migliaia di fedeli e devoti insieme a turisti e visitatori e che ormai sono tutte a rischio di svolgimento.
Questo inaspettato, tragico evento, ha praticamente sconvolto il nostro mondo con tutta una parte economica, legata a questi eventi, che ne risente notevolmente, con migliaia di euro in fumo, con bande musicali che non si esibiranno, luminarie che non splenderanno e fuochi pirotecnici che non esploderanno. Ovviamente con tantissimi addetti senza lavoro e rispediti a casa. Senza dimenticare le bancarelle che fanno da cornice ad ogni festività, con tutti i mancati guadagni legati allo stop forzato.
In provincia, una delle prossime festività patronali è quella che si celebra a Pomarico in onore del Patrono S.Michele Arcangelo in programma il 7, 8 e 9 maggio. Tre giorni di allegria  che in un certo senso avrebbero fatto dimenticare a quella popolazione, i nefasti avvenimenti del gennaio 2019 con il grande movimento franoso che ha cancellato parte dell’abitato e la chiusura, per motivi di staticità, dello scorso novembre, proprio della chiesa madre dedicata a San Michele Arcangelo.
Almeno per quest’anno quindi, tutto fermo, perché nulla sarà celebrato, come avviene da secoli.
Ma cogliamo l’occasione di parlare anche della più importante festa patronale della diocesi, quella del 2 luglio a Matera, dedicata alla Madonna della Bruna. Attraverso un comunicato dell’Associazione che la rappresenta la presa d’atto della nota diffusa dalla Curia, rispettando in pieno la decisione dei Vescovi della Basilicata i quali, ripetiamo, in caso di cessazione della emergenza sanitaria,  non ritengono opportuno che per le feste patronali vengano spese somme ingenti, considerato che tante famiglie non potranno disporre del necessario per poter sopravvivere. Tutto quindi rimandato al 2021

Michele Selvaggi