Bologna ricorda Lucio Dalla con il pisticcese Vito D'eri tra gli invitati speciali

Tra un bolognese doc e un pisticcese, altrettanto doc, una somiglianza impressionante. Due perfette gocce d'acqua.

Naturalmente parliamo del compianto Lucio Dalla e del simpatico impresario pisticcese del colore Vito D'eri. La loro somiglianza ha fatto storia e la città di Bologna li ricorda parecchie volte insieme.
L'8 luglio nella città petroniana, una serata particolare in ricordo del mitico Dalla e con Deri, che non poteva certo mancare come invitato speciale. I due si conoscevano dal 12 agosto del 1991. "Non lo dimenticherò mai - racconta Vito - Lucio era a Policoro per uno spettacolo e quando tra la folla mi nota, mi guarda, scuote la testa e poi si fa una grande risata invitandomi sul palco e abbracciandomi. Da allora, è nata un'amicizia che mi ha onorato profondamente e che parecchie volte mi ha indotto a fare spettacoli con lui". Tanti gli episodi che in quasi 4 lustri hanno caratterizzato questo legame e Vito è orgoglioso di raccontarne alcuni: " Una volta ad Ascoli, al Festivalbar fece uscire sul palco prima me col gruppo delle coriste, poi, quando entrò lui, il pubblico capì che si trattava di un sosia perfetto e si divertì tanto. Non vi dico poi come mi presentò e quante ovazioni quella sera mi sono prese".
Vito, un tipo simpatico e spigliato, sposato e padre di due figlie che vive a Bologna da circa 40 anni dove, in più di una occasione, sempre con Dalla si è esibito in importanti trasmissioni tv come "La bella e la bestia" e la "Notte degli Angeli" in Piazza Otto Agosto insieme a Gianni Morandi. " Una volta - racconta ancora Vito - Lucio volle fare uno scherzo a Gazzoni con il quale doveva andare a pranzo al ristorante Diana. "Scambiamoci i cappotti" mi dice e ci incamminiamo fianco a fianco lungo viale Indipendenza dove un gruppo di giovani ferma me che indossavo la pelliccia di Dalla per chiedere autografi. Al ristorante, Lucio mi manda avanti nascondendosi dietro le colonne. Gazzoni, prima mi chiede qualcosa, poi mi guarda attentamente e dice: "Ci stavo per cascare. Questo è uno scherzo di Lucio. Tu sei il numero 2 ma non è facile distinguervi".

Ovviamente, la forte somiglianza ha creato a volte equivoco e imbarazzo come quando, in piazza Maggiore, Vito incontra Fiorello che fa: "Lucio non saluti?" e un'altra volta durante la trasmissione "La bella e la bestia", Zucchero che chiedeva a Vito, chi doveva cantare per primo, senza dimenticare poi la battuta di Lino Banfi: "Come bruttezza, siete davvero uguali!".
Vitone, come amichevolmente lo chiamava Lucio, viene a Pisticci l'estate di ogni anno e quando ritornava a Bologna portava sempre un pensierino a Lucio, magari una cassetta dell' Amaro che a lui piaceva. tanto o un po' di salame creato dalle mani di mamma Maddalena, che Lucio ha voluto conoscere personalmente.
L'8 luglio a Bologna, lo spettacolo: "DALLA finestra di LUCIO", per ricordare il grande cantante amato in tutto il mondo. Sotto la direzione di Rod Mannara, tanti artisti presenti, come Cristiano Cremonini in arte Cris, La Torre, Sara6, Giorgio Mannara, Giorgio Santisi, Damiano Trevisan, Marcello Romeo, Sofia Mehiel, Viva il Rei, Jo Brown, Kevin Crime, Marsala, Bolletz, Gabriele Vaccargiu e, naturalmente un ospite più che speciale come il pisticcese Vito D'Eri che, per l'occasione sarà il festeggiato straordinario e, sicuramente graditissimo, soprattutto da parte del suo grande amico LUCIO, che lo guarderà divertito. Da lassù.

Michele Selvaggi

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