25Aprile2024

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La nostra storia. Le origini di Piazza La Salsa: il terremoto del 1980 e... Toto Cutugno

La nostra storia questa volta si sofferma su Piazza La Salsa, che solo qualche sera fa è stata protagonista di una indimenticabile evento con il protettore S. Rocco, illustre ospite, festeggiato e onorato nel suo giorno (16 agosto), con una solenne cerimonia seguita alla grande dal suo popolo di fedeli che lo ama e lo rispetta.

Quella struttura, vogliamo ricordare, esiste forse per caso. Il nostro riferimento ci riporta indietro di 40 anni, proprio quando inizia la sua storia che ci sforzeremo di ricostruire al meglio possibile, grazie a notizie e ricordi dell'epoca.
Il tutto parte da quella tragica sera del 23 novembre 1980, alle ore 19,35, quando un terribile terremoto colpisce il meridione d'Italia ed in particolar modo la Basilicata e l'Irpinia. La nostra città e quasi tutto il territorio, non sono risparmiati, colpiti in modo serio, per fortuna senza registrare vittime.
Tra gli edifici danneggiati, l'antico, storico Palazzo Durante in piazza S. Rocco che, purtroppo, non può essere salvato e verrà in seguito demolito per essere poi ricostruito dall'Amministrazione comunale, su progetto degli architetti Franco Colacicco e Antonietta Cirigliano, come futura sede dell'Ufficio delle Entrate e, chissà, forse come sede della Caserma dell'Arma della nostra città. Proprio in quell'edificio, ricordiamo, era ubicato uno storico, rinomato bar, quello dei fratelli Nicola, Tonino e Armando Colacicco.
Attività commerciale costretta ad abbandonare il palazzo pericolante e che, comunque, nonostante tutto, doveva andare avanti e i gestori pensarono così alla creazione provvisoria, nella stessa piazza, di un container come nuova sede dell'esercizio.

Era il 1982 e si avvicinavano le festività in onore di San Rocco; il presidente del Comitato Feste, Ninuccio Barbalinardo (Presidente onorario era l'ingegner Michele Leone), tra i cantanti da scegliere per esibirsi in piazza S.Rocco la sera del 18 agosto, aveva scritturato uno che all'epoca andava per la maggiore, Toto Cutugno. Ci si accorse, però, della difficoltà per svolgere l'evento, proprio perché la piazza era solo in parte disponibile per la presenza di quel container, atteso che occorreva fare i conti con un avvenimento di grande portata, parecchio sentito dalla cittadinanza, e quindi con la partecipazione di migliaia di persone.
Nacque così l'idea di intervenire sull'area del Fosso La Salsa dl rione di Dirupo, che a tempo di record fu trasformato in una capiente piazza, addirittura con la formazione di gradoni dove poter sedere. Il tutto fu realizzato di concerto tra l'Amministrazione Comunale guidata all'epoca da Nino Michetti e l'Ufficio del Genio Civile di Matera il cui dirigente, responsabile dei Lavori Pubblici, era proprio l'Ing. Michele Leone. I lavori furono affidati all'impresa Bavila di Policoro che li portò a termine nei tempi stabiliti, sotto la direzione tecnica dello stesso ingegner Leone. Toto Cutugno, così, potè esibirsi in una "straordinaria piazza con anfiteatro naturale", come lo stesso sottolineò davanti al grande pubblico di quella indimenticabile serata.
Successivamente, a cavallo tra l'Amministrazione di Pasquale Bellitti e quella di Michele Leone, la piazza fu completata con altre opere strutturali (progetto architetti fratelli Perrone) tra cui la realizzazione di un grande palco fisso, dove poi si sono esibiti i più grandi cantanti e orchestre italiane e dove hanno trovato spazio altre importanti manifestazioni tra cui le spassosissime commedie di Camilla Cisterna, gli spettacoli di Angelo Vigoriti e del Gruppo Folk La Pacchianella, solo per citarne alcuni. Gli stessi lavori, ricordiamo, comprendevano anche la migliore regimentazione delle acque del Fosso Lasalsa e, quelli più importanti, per la eliminazione di maleodoranti miasmi che, purtroppo, la stessa piazza aveva sofferto per anni. Lo stesso spazio, successivamente cambiò denominazione trasformandosi in Piazza "Johnny Lombardi" (da una idea del professor Giovanni Giannone, ex sindaco di Pisticci ed allora amministratore), in ricordo di un impresario di origine pisticcese che aveva fatto grande fortuna in Canada.
Questa è la storia (perdonate qualche imperfezione parlando di un'opera iniziata 40 anni fa) di Piazza La Salsa, dai più così ancora chiamata, tra i fiori all'occhiello della nostra città, ammirata da turisti di tutto il mondo, tra le strutture più belle, moderne e maestose del metapontino e basso materano.Non dimentichiamo, però, che per tutto questo, occorre anche dire grazie al .....terremoto 1980 e a...... Toto Cutugno.

Michele Selvaggi