19Aprile2024

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Scavi dell'Incoronata: un'acropoli a due passi da Marconia?

Potrebbe essere un'acropoli quella che di anno in anno sta emergendo sulla collina dell'Incoronata, grazie agli scavi degli archeologi dell'Università di Rennes 2, guidati dal professor Mario Denti, che ieri sera, nel corso di un incontro pubblico svoltosi al Centro Tilt di Marconia, ha concluso il suo intervento mostrando le foto di alcuni blocchi di pietra, probabili resti di una cinta muraria protettiva. Un luogo eminente, quindi, da difendere non solo quando l'area era abitata, ma anche nel momento dell'abbandono, quando furono utilizzate faticose pratiche di obliterazione conservativa per sigillare il sito a futura memoria con terra e ciottoli di fiume. Se l'ipotesi venisse confermata nelle prossime campagne di scavo, si aggiungerebbe un ulteriore tassello al quadro delineato finora, che pone il sito dell'Incoronata, a due passi dal fiume Basento e a pochi chilometri dal mar Ionio, in una posizione centrale rispetto alle relazioni che si consumarono in tutto il Mediterraneo nella fase pre-coloniale, dunque precedente alla fondazione di Metaponto. Un quadro che già negli scorsi anni si è arricchito di colori inusuali, che tinteggiano un'antica storia di convivenza e integrazione tra le popolazioni autoctone e quelle giunte dalla Grecia nel VII secolo a.C.
L'importanza del sito dell'Incoronata è evidente anche all'Assessore alla Cultura Francesco D'Onofrio che, nel suo intervento conclusivo, ha annunciato la candidatura di un progetto di valorizzazione della presenza degli Enotri nel territorio rurale di Pisticci ad un bando regionale finalizzato alla tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Il finanziamento richiesto è pari a 400.000 euro con i quali, in caso di valutazione positiva, si potranno realizzare lavori di restauro dei manufatti storici rinvenuti (tombe della necropoli e murature di base delle abitazioni), allestimento museale, sistemazione di percorsi e di un'area parcheggio e costruzione di un Antiquarium. Sono alte quindi le aspettative che i diversi attori coinvolti hanno sul sito dell'Incoronata, oggetto di studio fin dagli anni '60, come ha ricordato l'archeologa pisticcese Barbara Taddei, che ha introdotto la relazione di Denti con un excursus storico delle campagne di scavo susseguitesi negli ultimi decenni, fino ad arrivare alle eccezionali scoperte degli ultimi tempi. "Bisogna mettere in sicurezza prima che valorizzare", ha detto l'esperta locale, prima di dare la parola al professore che ha ampiamente illustrato tutti i ritrovamenti, dall'edificio absidato a ferro di cavallo che fu utilizzato probabilmente come luogo di culto per qualche divinità o eroe, alla pavimentazione larga 3 metri e lunga 25, scoperta nel 2008, che rappresentano un unicum in tutta la penisola italiana.
I lavori della serata sono stati introdotti da Rocco Calandriello del consorzio CON.CRE.TO che gestisce gli spazi del Centro Tilt, e da Adele Esposito, responsabile dei servizi culturali del Comune di Pisticci. Gli interventi dal pubblico sono stati moderati dal professor Giuseppe Coniglio.
L'appuntamento è al prossimo anno, quando il professor Mario Denti, di ritorno per la campagna di scavo 2015, potrebbe ricevere la cittadinanza onoraria di Pisticci, come nuovamente proposto dall'Assessore D'Onofrio.

Marika Iannuzziello