Gli Imbianchini di Bellezza si rimettono al lavoro
- Post 14 Novembre 2014
Dopo la pausa legata alle festività di tutti i santi e alle avverse condizioni meteorologiche, i volontari chiamati a raccolta dalle associazioni pisticcesi tornano a prendersi cura di uno dei simboli più rappresentativi di Pisticci. Gli ‘Imbianchini di bellezza’ sono persone di tutte le età che da sabato 4 ottobre 2014 (in occasione dell’appuntamento Legambiente ‘Puliamo il mondo’) hanno cominciato a ri-pensare il Dirupo come un luogo da preservare e riportare all’antica identità. Dopo la frana della notte di sant’Apollonia, il Dirupo ha acquistato nel tempo l’attuale configurazione architettonica caratterizzata da casette a schiera, vero e proprio esempio di architettura spontanea, di colore bianco dato dall'applicazione della pittura a calce: una consuetudine che permetteva di restituire colore e salubrità agli ambienti.
“La rigenerazione dal basso rappresenta l’occasione per recuperare l’identità locale, in particolare del tessuto urbano che si presenta degradato perché spesso abbandonato e scarsamente manutenuto, proiettando nel futuro un progetto non solo di conservazione e valorizzazione, ma soprattutto di condivisione e partecipazione” racconta Laura Stabile, Presidente del circolo Legambiente di Pisticci.
Gli obiettivi del progetto ‘Imbianchini di Bellezza’ sono volti a promuovere la cultura del territorio attraverso l’osservazione, l’analisi e la ricerca in ambito urbanistico e l’interazione con i cittadini secondo un modello di sviluppo condiviso, per orientare i programmi e gli investimenti su regole che producano aumento della qualità della vita per l’intera comunità a partire dal basso, dalle proposte e dalle iniziative di chi vive ogni giorno una parte importante del territorio pisticcese.
Gli incontri continueranno fino a giugno del 2015 per realizzare un progetto di riqualificazione che porti all'incontro tra amministrazione e territorio verso la redazione del “Piano comunale del colore e della valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico e privato”.
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