20Aprile2024

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Un altro ciak sulla Pista Mattei, Renzo Martinelli gira “Ustica: la quarta ipotesi”

Mentre si continua a discutere sul futuro della Pista Mattei, sembra che il mondo del cinema l'abbia individuata come location su cui far decollare storie per immagini. Dopo Itlian Race con Stefano Accorsi, film diretto da Matteo Rovere per Fandango e Rai Cinema, che ad ottobre scorso ha trasformato l'aviosuperficie in un tracciato per gare d'auto, un'altra produzione cinematografica è atterrata recentemente a Pisticci scalo.
Venerdì scorso, infatti, la Pista Mattei si è prestata al racconto di una tragica ed inquietante pagina della storia italiana, la strage di Ustica, durante la quale morirono gli 81 passeggeri dell'aereo Bologna-Palermo, che esplose in volo il 27 giugno 1980. Il DC9 della compagnia privata italiana Itavia sparì dagli schermi radar poco prima delle ore 21:00, senza trasmettere alcun segnale di emergenza, per poi precipitare nei pressi del punto "Condor", tra le isole di Ponza ed Ustica, inabissandosi nella cosiddetta "Fossa del Tirreno", profonda oltre 3.500 metri. All'epoca, sul disastro furono avanzate tre ipotesi, nessuna delle quali è stata ancora provata: il cedimento strutturale dell'aereo, una bomba nella toilet di coda, un missile che per errore colpì l'areo. Il film "Ustica: la quarta ipotesi - The missing paper", con cui il regista Renzo Martinelli – autore, tra gli altri, di "Porzus", "Vajont" e "Piazza delle Cinque Lune" - è tornato a legarsi ad un soggetto scottante, avanza un'altra verità.
Alcune scene del lungometraggio che riaprirà questa vecchia ferita sono state girate utilizzando l'infrastruttura pisticcese, trasformata nell'aeroporto jugoslavo da cui partì il MIG23 dell'Aeronautica militare libica, la cui carcassa fu ritrovata a luglio dello stesso anno in Calabria. All'epoca, il Giudice istruttore ipotizzò una correlazione del fatto con la caduta del DC-9 Itavia. In interno, invece, è stato ricostruito il check-in di Lamezia Terme e l'imbarco di un volo per Roma. Sul set, gli attori Marco Leonardi, Yassine Fadel e Jonis Bascir e circa 15 comparse del posto.
"Noi abbiamo lavorato per tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent'anni trascorsi da quella tragica notte di giugno. Alla ricerca di una verità che quelle ottantuno vittime e i loro familiari ancora reclamano. L'analisi di questo materiale documentale – si legge sul sito della Martinelli Film Company, che produce "Ustica" in associazione con la Bea Production Company e in coproduzione con il Belgio - ci porta inevitabilmente a una quarta, agghiacciante ipotesi. Che non ha pretesa di assurgere a verità, ma che ci conferma che tutto il materiale esaminato trova una sua logica collocazione soltanto all'interno di questa quarta ipotesi. La nostra sceneggiatura è frutto di questo lavoro".
Le riprese del film, sostenuto dalla direzione generale per il Cinema del Mibac in quanto ritenuto di interesse culturale, sono iniziate in Toscana il 27 aprile scorso. Tra le altre location, anche Roma e la Sicilia. "Avremmo dovuto girare in Calabria. Poi non è stato possibile – spiega il regista in un'intervista rilasciata a Luigi Caputo e pubblicata su Noteverticali.it - e allora abbiamo optato per la Basilicata, che è una terra molto simile alla Calabria. Ed è stata una magnifica scoperta: luoghi bellissimi, persone eccezionali". Protagonisti del film sono Caterina Murino e Marco Leonardi, insieme all'americano Tomas Arana e all'attrice belga Lubna Azabal. Direttore della fotografia è Blasco Giurato.

Marika Iannuzziello