Domenica, 19 Maggio 2024

La Polizia di Stato, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del Capoluogo lucano, dalle prime ore di questa mattina sta dando esecuzione a 24 Misure di Custodia Cautelare, di cui 14 in carcere e 10 Obblighi di Dimora e Presentazione alla P.G., nonché a 29 decreti di Perquisizione personale e locale, anche in carcere, nei confronti di un sodalizio criminale operante nel territorio di Policoro, attivo nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e dei reati contro il patrimonio e la persona.

“Le famiglie facciano prevenzione" contro le truffe agli anziani: è questo l'appello lanciato attraverso i giornalisti dal Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, che stamani, nel suo ufficio, ha tenuto una conferenza insieme al questore del capoluogo lucano, Giuseppe Ferrari.
Riferendosi anche agli ultimi due arresti eseguiti dalla Squadra mobile, Curcio ha evidenziato che "il fenomeno di questo tipo di truffe è sempre più incalzante e quindi è necessario che si educhino gli anziani".

Durante la conferenza stampa sono state evidenziate le modalità utilizzate dai truffatori, quasi sempre residenti in Campania, che prima telefonano all'anziano, chiedendo somme di denaro (in alcuni casi anche di diverse migliaia di euro) per "risolvere problemi" derivanti da un incidente stradale che ha coinvolto un'auto di un suo parente, senza copertura assicurativa.

Poi, in pochi minuti, un complice si presenta a casa per ritirare il denaro.

"Ma spesso - è stato sottolineato - quando entrano in casa, possono anche rapinare o trafugare oggetti di valore". Tra i consigli ribaditi dai magistrati della Procura di Potenza e dagli agenti della Squadra mobile, vi è in particolare quello, in caso di telefonata sospetta, di contattare immediatamente le forze dell'ordine (al 112 o al 113) e i parenti e "di rinviare l'eventuale appuntamento per la consegna dei soldi di cinque-sei ore" così da distogliere i truffatori dal loro intento.

L'area industriale ex Daramic di Tito scalo è stata posto sotto sequestro probatorio dalla Procura della Repubblica di Potenza: il decreto è stato eseguito dai Carabinieri del Noe e della polizia provinciale.

“Le indagini svolte hanno evidenziato l’esistenza di un sistema mafioso endemico, capillare e pervasivo in tutta la regione Basilicata”. Ad affermarlo è il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio, nell’ultima relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia al Parlamento. Nella relazione Curcio, sottolinea che “attualmente la situazione criminale mafiosa colloca il Distretto di Potenza, quanto a grado di allarme che suscita il fenomeno, subito dopo quelli tradizionalmente afflitti dalla presenza delle mafie storiche”.

A seguito di una vasta ed articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e condotta dalla Polizia di Stato, segnatamente le Squadre Mobili delle Questure di Potenza e Matera, si è proceduto con il supporto e la collaborazione di Agenti delle Squadre Mobili di Bari, Foggia, Salerno, Avellino, Taranto e Brindisi, diversi Reparti Prevenzione Crimine e unità cinofile, all’esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Potenza nei confronti di 22 persone, ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati dal numero dei partecipanti e dall’avere commesso i fatti in presenza di minori.

Nel corso del medesimo contesto operativo sono stati disposti ed eseguiti, inoltre, altrettanti provvedimenti di perquisizione domiciliare e personale. L’attività dì indagine, frutto di una azione investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza ed eseguita dalle Sezioni Criminalità Organizzata delle Squadre Mobili di Potenza e Matera, attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, tradizionali e a distanza, con tracciamenti GPS, concretizzatasi peraltro anche in arresti in flagranza e sequestri di diversi quantitativi di droga, ha consentito di accettare, a livello di gravità indiziaria, la sussistenza e l’operatività sul territorio della provincia di Matera ed in particolare del comune di Montescaglioso, di un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “eroina”, “marijuana” ed “hashish” con continui e reiterati approvvigionamenti da fornitori pugliesi e albanesi e cessioni di droga a scopo di lucro in favore di clienti, assuntori e tossicodipendenti anche di altri centri dell’area confinante.

Il dato della collaborazione fra lucani, pugliesi ed albanesi, soggetti questi ultimi che, sulla base degli indizi raccolti, risultavano in grado di consegnare consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti anche a credito.

E’ stata accertata la presenza fattiva e determinante di alcune donne, con funzione non solo esecutive e di corriere, che trattavano sostanze stupefacenti, nell’ordine dei 100 grammi a settimana, sia di “cocaina’ che di “eroina”, trasferita e detenuta con azioni condotte anche in presenza di minori.

 

Nel corso dell’attività sono stati effettuati 9 arresti in flagranza di reato, oltre a vari deferimenti in stato di libertà per il reato di cui all’art. 73 d.p.r. 309/90 e violazioni amministrative inerenti gli stupefacenti. Sono stati sequestrati nel corso dell’attività circa 600 grammi di eroina e oltre 300 grammi di cocaina, nonché hashish, denaro contante e materiale per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente.

Le numerose misure restrittive adottate all’esito delle indagini, rappresentano, a livello investigativo, un ulteriore tassello della complessiva azione di contrasto alla criminalità organizzata lucana che la Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, grazie all’indispensabile apporto delle Forze di Polizia, sta conducendo su un territorio, in cui, complessivamente, si registra una crescente presenza criminale.

L’operazione ha portato in carcere 16 persone, 5 sono agli arresti domiciliari e una con divieto di dimora in Basilicata. Tra le 22 persone destinatarie delle misure cautelari, ben 12 sono residenti a Montescaglioso.

"Un fatto gravissimo è che l'attività criminale entra nel tessuto sociale ed incide sull'educazione dei ragazzi.

Quasi come se il traffico di stupefacenti fosse una vera e propria attività lavorativa: una volta le nostre nonne facevano le sartine a casa mentre i bambini giocavano, adesso accade che vengano confezionate dosi di stupefacenti alla presenza dei più piccoli della famiglia".

Lo ha detto ai giornalisti il Procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, nell'illustrare i particolari dell'operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e dalla Polizia che stamani ha eseguito 21 arresti (16 in carcere e cinque ai domiciliari) tra Puglia e Basilicata.

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