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Articoli

Si dimettono gli assessori Pd. Terremoto a Ferrandina dopo la lettera del Sindaco sul servizio di Andrea Spartaco

Il servizio del giornalista Andrea Spartaco dal titolo “Quella discarica nei calanchi”, pubblicato dal Quotidiano della Basilicata e ripreso da Pisticci.com lo scorso 9 aprile, ha prodotto numerose reazioni.
La più eclatante è quella di oggi, a firma della segreteria comunale del Pd. Partito del sindaco di Ferrandina.


Questo il Comunicato

 

 

“Le donne e gli uomini del Partito Democratico sostengono l’autonomia della politica, perché sia credibile e rafforzi il rapporto di fiducia con i cittadini. Ritengono che la politica debba assolvere la sua funzione pubblica senza essere subalterna ad alcuno. Al tempo stesso, concepiscono la politica come aperta all’ascolto della società e dei suoi bisogni, rispettosa delle altre autonomie, non autoreferenziale e soprattutto lontana da qualunque pretesa di invadenza anche verbale nei confronti dei cittadini. Le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise. Si impegnano perché le differenze non siano ostacolo alla partecipazione ma opportunità di dialogo e di crescita, e perché i diritti e le libertà si impongano su ogni forma di discriminazione nel nome dell’uguaglianza sostanziale”.
L’Assemblea del Partito democratico unitamente al proprio gruppo consiliare, nella condivisione dei principi e valori contenuti nel proprio codice etico, ha discusso in merito alle ultime vicende relative alle dichiarazioni del Sindaco contenute in una lettera scritta in risposta ad un articolo del giornalista Andrea Spartaco sulla questione della discarica di Casaleni. Tali affermazioni hanno suscitato contrarietà e disappunto nella comunità. Dopo una approfondita riflessione il Pd di Ferrandina nel dissociarsi dalle affermazioni espresse dal Sindaco, all’unanimità ha deciso il ritiro della propria delegazione dalla giunta comunale con relative dimissioni degli assessori.

IL SEGRETARIO PD FERRANDINA
Carmine Lisanti

Ma per capire come si sono sviluppati gli eventi in questa concitata settimana facciamo un po’ un di cronistoria.


Dopo la pubblicazione del servizio di Andrea Spartaco, il Sindaco di Ferrandina, Raffaele Ricchiuti, aveva inviato una lettera al Quotidiano. Eccola

“In tema di “ambiente e legalità” (sic!!!!!!!!), nel fare riferimento al servizio pubblicato giovedì 8 aprile u.s. a pagina 17 da “Il Quotidiano” della Basilicata a firma di Andrea Spartaco, scopro con confesso stupore che il cronista in questione (quando si dice nomen omen, ovvero “il destino nel nome”!), un “novus Spartacus” con il sostegno incondizionato e ad oltranza di locali pseudo-ambientalisti-politicanti-da-strapazzo-in-cerca-di-autore (e, nel caso in specie, più che di autore, di visibilità politica), si erge, ricorrendo ad una prosa dai toni di sessantottina, stantìa ed obsoleta memoria, a paladino di un'intera comunità “indifesa ed esposta ad ogni tipo di attacco ambientale”, quasi a proporsi con i neoalleati unico garante della salute pubblica. L'articolo in questione invece -a mio avviso- contiene in prevalenza scandalismo ed allarmismo sociale. Le stesse frasi virgolettate riportano, guarda caso, l'illuminante ed accademico pensiero di un illustre geologo, espertissimo ambientalista, sceso anche lui dal Nord ad “illuminarci”, ma di cui non ci è dato sapere le generalità, perché il reporter ha ritenuto opportuno (quando si dice deontologia professionale!) relegarlo in un misterioso ed equivoco anonimato. Stando così le cose, c'è solo da sperare che si interrompano le eccellenti migrazioni nordiche! Sarebbe stato sufficiente che il “novello Spartacus”avesse interpellato i responsabili dell'ufficio tecnico comunale, per avere qualsiasi lume in questione, senza prodursi in una inutile e sterile crociata “ad effetto”, anche dai secondi fini. Per quanto mi riguarda posso solo affermare - in base alle notizie in mio possesso - che la discarica incriminata, la cui capacità era di appena 8000 metri cubi, fu avviata nel 1992 e chiusa dopo soli 3/4 anni. Quindi mi trovo in presenza di una gestione post-chiusura di circa 14 anni. Al contempo ho già dato disposizioni perché mi vengano prodotte due relazioni, una tecnica ed un'altra accademica, su ciò che è avvenuto, sulla situazione in atto e sulle eventuali misure cautelari ambientalistiche da adottare, comprese le finanziarie. Concesse le spiegazioni di rito, mi corre l'obbligo rilevare che lo “Spartacus” in questione ed i rivoltosi di turno, usi a frequentare più i salotti radical-chic che le piazze e la gente comune, non hanno manifestato alcun interesse e sostegno a tempo debito, come sarebbe stato auspicabile e lodevole, circa i recenti sforzi profusi da questa Amministrazione Comunale per la stabilizzazione dei precari e per garantire un posto di lavoro certo all'attacchino comunale (cittadini che hanno seriamente rischiato di “rimanere a casa” dal 1° gennaio 2010) nonchè per mantenere attivo il servizio della mensa scolastica, il tutto con un non trascurabile sforzo finanziario. Desidero aggiungere altresì che, se dalle citate relazioni dovesse emergere l'esigenza di un intervento urgente ed indilazionabile a sistemazione e messa in sicurezza della discarica “Casale - ni” anche attraverso l'utilizzo rilevante di risorse finanziarie comunali, non escludo che, anche per evitare un eventuale secondo rinvio in giudizio (di cui il “pri - mo”sempre su solerte e periodica sollecitazione degli pseudo-ambientalisti- politicanti-da-stra - pazzo-in-cerca-di-autore di cui sopra), potrei sentirmi costretto a procedere a tagli draconiani su alcuni capitoli di bilancio. Tra cui in primis la corresponsione delle indennità agli amministratori e degli emolumenti al personale (ex precari ed attacchino compresi) nonché il ridimensionamento se non l'annullamento del servizio mensa-scolastica (tra quelli non indispensabili, come tali previsti dalla legge)”.

Raffaele Ricchiuti – sindaco di Ferrandina
11-04-2010

Questa la replica del direttore del Quotidiano della Basilicata Paride Leporace.

Egregio sindaco, prendo atto di quello che scrive ma osservo che nulla replica rispetto al fatto inoppugnabile documentato con parole e foto dal bravo e preparato Andrea Spartaco che ha anche a nostro parere la fortuna (nomen omen) di ricordare colui che guidò al riscatto che è sempre meglio di chi vuole opprimere. La notizia è che c’è una discarica tra i calanchi del suo territorio. Non siamo magistrati ma giornalisti. Una sola cosa temiamo nel leggere la sua nota. Che mettere in sicurezza la discarica Casaleni possa costare il posto di lavoro all’attacchino comunale Spartaco fratello di Andrea. Egregio Ricchiuti al tempo del federalismo i sindaci sono avamposto di democrazia. Se diventano retroguardia feudale torniamo ai tempi descritti da Carlo Levi.

Paride Leporace

Di seguito l’articolo della giornalista del Quotidiano, Margherita Agata, relativo alle reazioni alla lettera del Sindaco

FERRANDINA – Una pioggia di critiche. Continuano ad arrivare reazioni e note di commento alla lettera del sindaco Raffaele Ricchiuti scritta in risposta all’articolo di Andrea Spartaco, pubblicato l’8 aprile sul Quotidiano della Basilicata. Non solo partiti politici e associazioni, ma anche tanti cittadini comuni. L’indignazione corre soprattutto sulla rete. Il sito diinformazionelocale A Palazz e Facebook le piazze virtuali sul quale si sta sviluppando il dibattito. Tace, invece, il Pd, partito di cui il primo cittadino è espressione. Anche se tra gli iscritti mal di pancia e mugugni non mancano per l’ennesima sortita a sorpresa di Ricchiuti. Il diretto interessato, almeno per il momento, visto il polverone sollevato, preferisce non fare commenti. «Qualunque tipo di considerazione potessi fare adesso –ha detto Ricchiuti, interpellato dal Quotidiano telefonicamente– potrebbe essere fraintesa e accolta non con il giusto equilibrio.
Ciò non significa che mi sottraggo al confronto. Sono pronto a parlare di questa vicenda con tranquillità con tutti, anche con lo stesso Andrea Spartaco, ma quando gli animi si saranno calmati». In attesa del chiarimento con il sindaco, intanto la rete fibrilla. «La Ferrandina migliore non vuole discariche, non vuole inceneritori, non vuole centrali di nessun genere – scrive Pietro su Fb- e non vuole nemmeno sindaci che scrivono lettere intimidatorie. Solidarietà ad Andrea Spartaco». A scatenare le reazioni più piccate la diffusione della lettera del sindaco su carta intestata del Comune, il giorno successivo alla pubblicazione sul Quotidiano. «Mi dà fastidio leggere quella lettera bollata come se fosse cosamia – è il commento di Lucia - mi dà fastidio il linguaggio volgare, che cela (nemmeno troppo) vere e proprie minacce. Andrea, sono con te». C’è chi poi ha messo giù un vero e proprio “manife - sto” in difesa di Andrea Spartaco e della libertà di espressione. «Cari amici ferrandinesi – scrivono i Mancolucani - siamo indignati per quello che sta succedendo in questo momento nel nostro piccolo paesello, di nascosto, nel buio della notte, dietro una scrivania, a lume di candela, in questi giorni di feste, processioni e grandi abbuffate. Noi crediamo nel fatto che l’impegno quotidiano di ogni buon cittadino sia quello di partecipare attivamente alla vita pubblica del paese, di essere sempre rispettoso dell’ambiente in cui vive, di essere attento ai fatti che accadono e di rendere inoltre informati sempre tutti su ciò che ci succede. Forse non sempre si riesce ad essere perfetti nelle cose che si fanno o si dicono,masi cerca comunque di rispettare l’essere umano. (….) Sa, signor Sindaco, chi era Spartaco? Un gladiatore romano che capeggiò una rivolta di schiavi, la più impegnativa delle guerre civili che Roma dovette affrontare. Si chiamava così perché era libero, pensava con la sua testa e non era schiavo di ideologie o di qualcuno e forse potrebbe essere un esempio anche per quelli come lei che invece sono schiavi del proprio io, si credono immortali, distruggono il proprio paese e rendono precarie le nostre vite. Sì, è vero molti di noi sono pseudo come ci chiama lei e lo ammettiamo a testa alta. Nel bene e nel male noi siamo stati il suo elettorato e lo ammettiamo pure! Però a quanto parecerte parolee certe affermazioni sono sicuramente prive di rispetto. Molti di noi vivono e lavorano fuori Ferrandina, fuori dal luogo in cui sono nati e non possono tornare a casa perché lei e quelli come lei hanno diffuso l’ignoranza nel mondo! Questa è la causa della nostra precarietà. La precarietà delle nostre vite però ha un prezzo molto alto, abbiamo capito quindi che è arrivato il momento in cui Spartaco e tutti gli schiavi di questo mondo mandino a casa la gente arrogante e prepotente». E via con le sottoscrizioni, con lo slogan: «Io sono Spartaco ».

Margherita Agata
Il Quotidiano della Basilicata 14-04-2010

 

A conferma che le considerazioni del servizio di Andrea Spartaco erano più che fondate è arrivato l’intervento dei Noe. Leggiamo ancora Margherita Agata.

Denunciati due funzionari. Nessun addebito al sindaco Ricchiuti

C’è un’emergenza ambientale tra i calanchi di contrada Casaleni. E’ un fatto. Altro che invenzioni giornalistiche. Sulla discarica comunale di rifiuti solidi urbani, chiusa nel ‘94, è intervenuto il Nucleo Operativo Ecologico di Potenza che ha riscontrato una serie di violazioni gravi, anche di natura penale. Smaltimento illecito di rifiuti e getto pericoloso di cose i principali reati contestati. L’intero fascicolo inerente l’attività di controllo svolta dalla squadra del Noe nell’area della discarica è stato trasmesso, ieri, alla Procura di Matera per ulteriori indagini e accertamento delle responsabilità. Due le persone denunciate, anche se manca una conferma ufficiale dal Noe. Si tratterebbe di due funzionari dell’Ufficio tecnico del Comune di Ferrandina, delegati al controllo e al monitoraggio della situazione di Casaleni. Salatissime le sanzioni pecuniari che rischiano, in base alla legge 152 del 2006.Nessun addebito, a quanto pare, risulta a carico del sindaco Raffaele Ricchiuti, per il quale non sono state riscontrate responsabilità dirette per la mancata messa in sicurezza dell’area. Ma si tratta di una ben magra consolazione per il primo cittadino che, all’in - domani dell’articolo a firma di Andrea Spartaco in cui si denunciava la situazione di grave pericolo ambientale che lo sversamento di percolato nel terreno determinava, aveva rimproverato al Quotidiano della Basilicata di fare “scandalismo e allarmismo sociale”. E, sempre nella stessa lettera, annunciato “tagli draconiani su alcuni capitoli di bilancio” tra cui “gli emolumenti al personale (ex precari ed attacchino compresi) nonchè il ridimensionamento del servizio mensa scolastica” , con esplicito riferimento ai familiari del cronista, scatenando una rovente polemica con associazioni e forze politiche ancora in corso sulle pagine del nostro giornale.A una settimana di distanza, dopo fiumi di parole, una certezza. La discarica di Casaleni continua a sversare percolato nel terreno circostante e va messa in sicurezza. Questa volta a dirlo non è un articolo di giornale ma il verbale dei Noe. Urgenti ma complessi gli interventi da effettuare per disinnescare questa bomba ecologica.
La discarica, infatti, è stata costruita in tempi in cui le norme erano meno severe e una serie di accorgimenti di sicurezza non previsti. L’occasione giusta per chiudere una storia lunga quasi 20 anni.

Margherita Agata
Il Quotidiano della Basilicata 16-04-2010