29Marzo2024

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Tavolo Verde Basilicata sugli usi civici dei terreni demaniali

In un comunicato stampa del primo giugno scorso, l'onorevole Latronico, noto parlamentare del centro destra, parlando di beni demaniali propone che anche il Comune di Pisticci possa utilizzare l'ultimo decreto "Mille proroghe", acquisendo al patrimonio comunale tutti i beni demaniali disponibili che, secondo lo stesso onorevole, costituiscono un'importante risorsa per il Comune.
Il Comune di Pisticci, in particolar modo, annovera sì una grande estensione di demanio, circa tremila ettari, ma ha, a differenza di quanto dichiarato dall'attento parlamentare, una natura giuridica completamente diversa e cioè: demanio comunale gravato da usi civici soggetto alla legge fondamentale n°1766/1927, legge ancora in vigore, fondamentale per i relativi procedimenti amministrativi. Tanto è che la succitata legge definisce tali beni inalienabili, imprescrittibili e indisponibili.
Con l'istituzione delle Regioni nel 1970, la materia degli usi civici passò dallo Stato alle Regioni e quest'ultime si dotarono di leggi regionali in attuazione alla legge fondamentale n.° 1766/1927.
La stessa Regione Basilicata, con la l.g. n. 157/2000 ancora in vigore fino all'approvazione della nuova proposta di Giunta, ha proceduto, anche se timidamente, ad attuare l'istituto della "legittimazione e affrancazione " di una parte dei beni civici.
Ci appare veramente strano come l'onorevole Latronico voglia, in coincidenza con la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Pisticci, introdurre un argomento di interesse generale e collettivo che riguarda una superficie di circa duecentocinquantamila (250000) ettari sull'intero territorio lucano, dimenticandosi che i beni civici per loro natura e per legge appartengono alla comunità e non possono essere trasformati in patrimonio Comunale. Tutt'al più possono essere legittimati e affrancati da tutti i cittadini che su quei beni hanno esercitato un possesso di oltre dieci anni, apportando significative e profonde migliorie al fondo agricolo, indipendentemente dalla natura del rapporto che negli anni si è consolidato tra il possessore e l'ente locale.
Il Parlamentare avrebbe dovuto invece suggerire ai candidati a Sindaco e alla prossima Amministrazione di impegnarsi in modo corretto e politicamente onesto di adoperarsi affinché venga riconosciuto agli aventi diritto l'affrancazione del bene civico (terreno ), così come è stato fatto nel passato per migliaia e migliaia di ettari, sia in Basilicata che nel resto del meridione d'Italia.
Dal canto suo, Tavolo Verde di Basilicata continuerà la sua battaglia a tutti i livelli, comunale e regionale, affinché venga riconosciuto, in tempi stretti a migliaia di agricoltori, il diritto dell'acquisizione perpetua del bene reale; contestualmente ribadisce che tutti gli strumentali tentativi elettorali e di tipo privatistico verranno denunciati e fermati con la ferma consapevolezza che caratterizza gli attuali possessori e gli aventi diritto.
Si invitano altresì tutti i soggetti pubblici e privati e le istituzioni preposte, ognuno per la propria parte, a concorrere e a contribuire nel rispetto della legge alla definizione e alla chiusura di tutti i procedimenti amministrativi relativi alla "questione terreni demaniali gravati da usi civici".
Vogliamo ricordare infine che Tavolo Verde Basilicata, consapevolmente, non ha inteso schierarsi a favore di nessuna delle forze in campo per il rinnovo del Consiglio Comunale di Pisticci, perché ritiene che la posta in gioco va ben oltre gli interessi di partito, ben oltre l'interesse elettoralistico, clientelare e ancor ben oltre l'interesse di qualche tecnico e di qualche candidato consigliere, ai quali si suggerisce maggiore coerenza e maggiore rispetto dei principi della deontologia professionale.
Per cui chiunque andrà ad amministrare la cosa pubblica nei prossimi anni è bene che ricordi che Tavolo Verde Basilicata manterrà la sua autonomia, la sua coerenza nel riproporre l'importanza e la necessità di portare a conclusione l'annosa questione degli "usi civici".

Tavolo Verde Basilicata