Rare disease event a Marconia: quelle eccellenze che lavorano lontano dalle ribalte mediatiche
- Post 17 Ottobre 2016
Non è mia intenzione riassumere i contenuti del convegno perché non ne sarei capace. Essendo io, però, uno degli organizzatori ho avuto la possibilità di guardare dietro le quinte della manifestazione, tra le pieghe dell’organizzazione e di scoprire e di conoscere cose di notevole interesse. E’ stato, come si dice, più quello che ho ricevuto di quello che ho dato.
Ho conosciuto aspetti della sanità pubblica molto diversi da quelli che i media ci raccontano. Ho conosciuto persone che con il loro lavoro raggiungono punte di vera eccellenza, pur con scarsi mezzi e con tante difficoltà. Ho conosciuto persone che ogni giorno, con il loro impegno, trasformano una professione in una missione. Purtroppo, fa più notizia un caso di malasanità che decine e decine di vite umane salvate dal lavoro silenzioso di tanti professionisti che, con spirito di sacrificio e abnegazione, fanno il loro lavoro all’oscuro delle ribalte mediatiche. La sanità lucana e quella del sud in generale, mostra notevoli fenomeni di eccellenza anche se, nella maggior parte dei casi, rimangono noti solo agli addetti ai lavori.
Ho conosciuto una ragazza che, sbagliando, credevo di conoscere. Questa ragazza mi ha insegnato la tenacia e la perseveranza. Sta lottando per vincere la sua battaglia più difficile: trasformare l’immensa rabbia provocata dalla sua disabilità in un atteggiamento propositivo e dialogante con la sua quotidianità e con tutti coloro che la vita le pone davanti, specialmente con coloro che hanno più bisogno di aiuto.
Ho riscoperto una comunità che spesso è considerata caratterizzata da spiccate forme di individualismo e familismo. Una comunità, invece, che mostrando un forte atteggiamento collettivista, denota forti segnali di attenzione ed interesse, anche per chi non abita nella stessa casa o alla porta accanto. Ho riscoperto una comunità degna di essere soggetto ed oggetto della polis, di quell’insieme di individui e famiglie uniti da molteplici legami e caratterizzato da un atteggiamento includente e mai escludente per diversità culturale, etnica, religiosa o di “abilità”.
Rocco Melissa
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