29Marzo2024

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Foibe: realtà ancora poco conosciuta. Seminario nell’aula Magna dell’Itas in presenza di istituzioni, storici e studenti

“Custodire e raccontare la memoria per non dimenticare” è il titolo dell’iniziativa, che rientra nell’ambito di un progetto di Cittadinanza Attiva promosso dal Consiglio regionale.
Protagonisti gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Nitti” di Potenza, dell’Istituto di Istruzione Superiore “Levi” di Grassano e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Fortunato” di Marconia di Pisticci, che si sono confrontati con le Istituzioni e i relatori.
Il 10 febbraio è il giorno del ricordo di una pagina tra le più cupe della storia contemporanea, avvolta a lungo nel silenzio e nel buio, come le tante vittime, inghiottite nelle cavità carsiche, le cosiddette foibe, per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani, in nome di una pulizia etnica che doveva annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia.
Un genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione, riconosciuto ufficialmente nel 2004, con la legge numero 94 che istituì la “Giornata del Ricordo”, in memoria dei martiri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata.
“Ossa spezzate, atroci agonie, l’uomo ha superato Caino. Come bestie torturate, legate ai polsi con il fil di ferro, gettati ancor vivi nell’oscurità. Massacro senza limiti, sterminio, carneficina, eccidio, genocidio, inumani vendette, stragi e rappresaglie coperte da anni e anni di silenzio per politiche infami”.
Così Fabio Magris esprime il senso e il significato della storia di questo spietato eccidio.
Mattinata insolita per gli studenti della classe 5° C dell’Alberghiero e delle classi 5°A e 5°B dell’Agrario che hanno accolto gli studenti del “NITTI” di Potenza e del “LEVI” di Grassano in piazza Elettra.
Dopo un breve saluto di benvenuto, hanno illustrato sinteticamente la storia di Marconia, nata come colonia confinaria, nella piazza si evidenzia la tipica architettura fascista della frazione, lo stile razionalistico novecentesco, senza ornamenti se non i simboli del regime, e gli edifici tipici, la torre littoria, la chiesa e il porticato intorno alla piazza.
Al termine, ore 10,30, tutti nell’aula magna dell' ITAS di Marconia.
Il Convegno inizia con i saluti e gli interventi del DS dell’IIS “Giustino Fortunato”, prof. Francesco Di Tursi, della sindaca di Pisticci, Viviana Verri, del Presidente del Consiglio Regionale, Francesco Mollica, del consigliere regionale, Roberto Cifarelli; e prosegue con gli storici presenti, il prof. Claudio Vercelli, il prof. Morese e il prof. Coniglio, che con le loro brevi ma interessantissime relazioni hanno svelato un pezzo di storia non presente nei libri scolastici e hanno sollecitato le riflessioni degli studenti sul perché questa pagina di storia non è ancora molto conosciuta.
“La verità, diceva Gramsci, è sempre rivoluzionaria”, tenerla nascosta non è solo un inganno e una truffa – ha aggiunto il Presidente del Consiglio Regionale -, un inquinamento che avvelena e tarpa la vita di tutti, anche di chi la reprime.
Ecco perché è necessario custodire e raccontare la memoria per far conoscere alle nuove generazioni ciò che è stato, per non dimenticare.
Una giornata formativa non rituale, comprendere che cosa abbia significato per molti italiani abbandonare le loro case è un modo per capire non solo quello che è stato ma anche ciò che avviene oggi ad altri uomini ad altre comunità, vicende e storie che dal passato ci conducono, passo dopo passo, verso il nostro presente.
Isolamento, paura, violenza, sopraffazione, fuga, diaspora, perdita dei diritti, apolidia attraversano la nostra contemporaneità, le atrocità del secolo breve a nulla sono servite se ci ritroviamo a perpetuare gli stessi orrori.

Classe 5° C enog.
IPSEOA di Marconia