16Aprile2024

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Storie di donne offese dalla violenza, il contributo della scuola

Presso il cine-teatro di Marconia si è svolta di recente un’importante manifestazione “sulla violenza di genere”.
L’evento culturale organizzato dalla FIDAPA e dalle dottoresse Carmen Centola e Adele Esposito, ha visto la partecipazione degli alunni di alcune classi dell’IIS “Giustino Fortunato”, dei docenti e del Dirigente Scolastico, Francesco Di Tursi, del Sindaco di Pisticci, Viviana Veri, del Prefetto di Matera, Antonella Bellomo.
La mattinata ha avuto inizio con la presentazione dei lavori degli alunni dell’IIS “Giustino Fortunato”.
La classe 5° B Enog. dell’IPSEOA di Marconia ha realizzato un video su un progetto esperienziale che ha consentito di confrontarsi e di guardare con occhi diversi "La Violenza", come tema molto complesso e dalle tante sfaccettature. Il punto di partenza è stata la necessità di utilizzare un approccio metodologico scientifico, facendo riferimento al pensiero di Galileo Galilei “sensate esperienze e dimostrazioni necessarie”, al metodo induttivo di ricerca di Bacone e soprattutto al concetto chiave di riflessione del dubbio metodico di Cartesio. Si è ritenuto, infatti, indispensabile sfuggire al pressapochismo che porta spesso alla superficialità.
Perché l'uomo commette violenza? Partendo dall'abrogato art. 587 del Codice Penale si è passati ad esplorare la sofferenza dei grandi poeti attraverso un'interpretazione originale, che non si è esaurita "nell'apparenza della realtà raccontata", ma ne ha cercato "il sottosuolo" come suggerisce Dostoevskij, cioè seguire un pensiero preciso: quello di comprendere la violenza non solo attraverso gli atti commessi, ma anche tramite la neuro-psicologia che sottende gli stessi. Il punto cruciale del lavoro sono i vissuti e l’elaborazione che il carnefice fa della propria esistenza.
La classe 2°A del Liceo Classico di Pisticci, continuando nella sua interpretazione di violenza sulla donna intesa come violenza psicologica, si è cimentata in un secondo lavoro multimediale che idealmente continua il primo cortometraggio dal titolo “… Ero una donna…” dedicato alla vicenda di cronaca di Tiziana Cantone e presentato il 25 Novembre scorso in occasione della manifestazione “Libere dalla paura”.
Il nuovo video dal titolo “L’abbandono” affonda le sue radici nel classico e ripercorrere le vicende di tre famose eroine del mito, Briseide abbandonata da Achille, Didone abbandonata da Enea, Medea abbandonata da Giàsone, tutte interpreti paradigmatiche della donna manipolata psicologicamente da chi finge di amarla. La presa di coscienza della strumentalizzazione insieme all’abbandono subito da parte della persona amata, infatti, in alcuni casi si configura come una forma di lutto che non tutte le donne riescono a superare e, in alcuni casi, può portare anche a gesti estremi.
I due video verranno proiettati prossimamente nella suggestiva location di Palazzo Giannantonio a Pisticci, nel corso di una “serata letteraria” dedicata alla donna, questo essere “straordinariamente fragile”, tra angelo e demone.
L’ultimo video presentato, frutto di un lavoro congiunto degli alunni dei quattro indirizzi di studio dell’IIS “G.Fortunato” (Alberghiero, Agrario, Liceo, Tecnico), dal titolo “Tra cyber e realtà….ciak si gira” affronta le tematiche della violenza e l’adescamento delle ragazze sul web.
La storia scritta, sceneggiata e interpretata dagli alunni è di forte impatto emotivo e si propone di educare all’uguaglianza di genere, come efficace antidoto alla violenza sulle donne per le future generazioni.
Tutti i lavori hanno raccontato vicende umilianti per le donne, con immagini e parole forti, capaci di farci riflettere sull’universalità di un dramma che sembra non aver fine e sull’estrema urgenza di ingaggiare una battaglia culturale, l‘unica arma per sconfiggere la brutalità dei troppi mostri di cui si occupano le cronache.
Quando si parla di violenza contro le donne, infatti, pensiamo subito ad un occhio nero, ad un ceffone sul viso, ad una scenata di gelosia. Esiste un’altra faccia della violenza contro le donne, più silente e più subdola, ma non per questo meno dolorosa e distruttiva. E’ una violenza che non lascia i segni sul corpo, ma graffia l’anima e si sedimenta in essa.
Violenza contro le donne è anche un’offesa di parole, la svalutazione delle sue qualità e del suo operato, il tradimento di chi dice di amarla, l’inganno.
Le figure istituzionali hanno commentato, apprezzato e premiato i lavori presentati .
Dopo la premiazione dei lavori realizzati dagli alunni dell’lIS “Giustino Fortunato” c' è stata la rappresentazione di uno spettacolo di teatro civile, sul tema della violenza “di genere”, “E ‘l mondo ancor m’offende - Storie di donne offese dalla violenza” di Giuliano Turone.
La storia racconta che Gianciotto dopo aver scoperto che Francesca, sua moglie, ama Paolo, uccide entrambi.
Il V Canto della Divina Commedia è lo spunto da cui è partito Giuliano Turone, ex magistrato con la passione per il teatro, per mettere in scena E il modo ancor m’offende, spettacolo per dire basta alla violenza sulle donne.
Una storia tragicamente attuale vista l’escalation di violenza sulle donne.
E il modo ancor m’offende spiega l’ex magistrato «si sofferma in particolare sulla storia di Franca Viola, che nella Sicilia degli anni Sessanta seppe negare il “matrimonio riparatore” a colui che l’aveva rapita e stuprata, e sulla storia recente di Lucia Annibali, sfregiata nel volto con un acido dall’ex fidanzato: due donne che hanno dimostrato di essere infinitamente più forti e dignitose dei loro aguzzini. Ma lo spettacolo esamina anche episodi di cui ci arriva notizia da altre parti del mondo. Ed ecco allora che Dante, poeta universale, ci stimola a riflettere sull’universalità del problema “violenza di genere” e sul bisogno, non più rimandabile, non più procrastinabile, di una battaglia culturale di dimensioni altrettanto universali”.
È stata una giornata intensa e interessante.
Il nostro dirigente ha concluso l’evento con i ringraziamenti a tutti i presenti.
Ma un ringraziamento particolare va, da parte di tutti gli alunni, ai proff. Alba Robertazzo, Laura Capistrano, Francesco Prillo e al DS Francesco Di Tursi per l’impegno, la generosità e la passione che mettono nel loro fare scuola.

Gli studenti dell’IIS “Giustino Fortunato”