Ci scusiamo per i disagi, ma il nostro diritto alla retribuzione non è garantito

I lavoratori delle Autolinee Liscio s.r.l. si scusano per i disagi arrecati a tutti i pendolari che per necessità di lavoro, studio, salute o per semplice piacere non possano usufruire dei servizi che con professionalità e devozione  abbiamo garantito fino alla mezzanotte del 5 ottobre ’17. Purtroppo da quasi 3 anni ci è puntualmente negato il diritto alla retribuzione che l’art 36 della Costituzione tutela stabilendo che "il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa".
Negli ultimi anni abbiamo subito con molto senso del dovere le “difficoltà” che l’azienda e le istituzioni hanno dichiarato  e che puntualmente si ripercuotevano sull’anello debole della catena. Mentre ci riempivano di false promesse scaricando colpe l’uno su l’altro (REGIONE-COTRAB-AZIENDA) abbiamo dovuto ridimensionare le nostre vite ritrattando mutui, prestiti e iniziando a ragionare in termini di spesa su un qualcosa che non ci veniva più garantito e che di fatti ha tolto la serenità all’interno delle nostre famiglie. Abbiamo usato risorse accantonate con sacrifici e privazioni e ora dopo tre anni di umiliazioni e con prospettive future a dir poco rosee abbiamo deciso di tentare questo gesto estremo pronti a prenderci  tutte le responsabilità che esso comporta, lo dobbiamo a noi stessi e alle nostre famiglie.
Non sono servite 70 ore totali di sciopero legale (CGIL/CISL/UIL)  per far valere i nostri diritti e, come spesso capita nel nostro bel Paese, per vedersi riconosciuto un diritto bisogna non rispettarne un altro. L’azienda nel proprio comunicato stampa dichiara di “aver sempre considerato di primaria importanza il rapporto di lavoro con i suoi collaboratori riportandoci ad un senso di responsabilità”, dichiarazione che ci sembra alquanto contradditoria visto il trattamento degli ultimi anni e lo stato attuale della situazione. Chiudiamo augurandoci che questo senso di responsabilità permetta alle parti interessate di trovare la soluzione al problema che grava ingiustamente sulle spalle delle nostre famiglie nel più breve tempo possibile.
Fiduciosi porgiamo nuovamente le nostre scuse.

I lavoratori delle autolinee Liscio

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