Perchè la scuola media di Marconia?

I docenti della Scuola media dell’Istituto comprensivo “Q.O.Flacco” di Marconia vorrebbero pubblicamente esprimere la loro posizione, riguardante il dimensionamento scolastico.
Relativamente all’incontro in provincia avvenuto il 28/12/17, gli accordi presi, in piene festività natalizie, hanno visto la proposta di cedere gli ultimi due corsi dell’istituto “Q.O. Flacco” all’Istituto comprensivo “P.Pio da Pietrelcina”. Considerato che vi sono due scuole primarie (S. G. Bosco e Monreale) ed una scuola media, perché la scelta è caduta sull’unico plesso della scuola media? Tale situazione ci ha lasciati basiti! Chi ha preso questa decisione? Le perplessità che noi abbiamo sono relative sia alla fattibilità (la convivenza di tre istituti in un unico plesso: I. C. “Q. O. Flacco”ad indirizzo musicale, CTP ed eventuale I.C. “P. P. da Pietrelcina” anch’esso ad indirizzo musicale), sia al capovolgimento di quello che si era detto e scritto negli incontri avvenuti precedentemente (cessione di altri plessi) ed in ultimo la delibera del consiglio comunale che era per il mantenimento dei due comprensivi con l’attuale assetto.
Va sottolineato che tale decisione è stata presa all’insaputa dei docenti della scuola media che non hanno potuto né consultarsi né partecipare per esprimere il proprio parere in merito, senza la possibilità di sottolineare gli aspetti negativi di tale proposta. La prova tangibile è stata l’assenza dei nostri rappresentanti sia del corpo docente che sindacali, durante la riunione tenutasi in sede provinciale.
La nostra preoccupazione è rivolta, innanzitutto, agli alunni perché in questo modo non si potrebbe garantire loro più nessuna continuità. Inoltre, va sottolineato che una decisione in tal senso, comporterà inevitabilmente una perdita di posti, disagio per i docenti che si troveranno a gestire più scuole e tante altre problematiche riguardanti la convivenza quotidiana in un unico plesso.
Con questo comunicato, vogliamo dichiarare il nostro disappunto per quello che potrebbe subire la scuola media di Marconia e per come siamo stati trattati, senza aver avuto la possibilità di esprimere la nostra opinione, calpestando i principi fondamentali della democrazia.
Ci auguriamo che chi abbia operato in questa direzione, abbia tenuto conto di questi aspetti perché noi non costruiamo macchine per le quali è indifferente il luogo di assemblaggio, ma ci occupiamo di ragazzi in una fascia di età delicata e spesso problematica dove è difficile operare avendo bisogno di certezze e stabilità.

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