L’enorme colata di cemento sulla spiaggia di San Basilio è il simbolo più evidente e manifesto di quanto sta accadendo nel nostro territorio negli ultimi anni. Incuria, indifferenza, lacune, incompetenza, quanto basta per essere indignati.
Ci si chiede per esempio perchè mai l’azione di controllo dell’amministrazione è avvenuta solo dopo le manifestazioni di preoccupazione e di sconcerto mosse dai cittadini.
La vicenda, che porta con sé già una forte rilevanza ambientalista e una più rilevante leggerezza amministrativa, fa emergere un’ulteriore responsabilità del governo cittadino, ovvero la mancanza di un programma di sviluppo turistico dell'area delle marine.
Un progetto è fondamentale per definire l’idea di turismo applicabile nel nostro territorio, ed è necessario per intercettare e ottimizzare finalmente una economia florida e in continua evoluzione. Un piano turistico programmato obbliga, quindi, ad una visione della tipologia di turismo che si vuole promuovere e fissa delle regole su come gestire l’intera impresa.
Ci saremmo aspettati dagli attuali amministratori un’idea di turismo in armonia con la linea ambientalista del Movimento 5 stelle o, meglio ancora, un piano per ostacolare ogni abusivismo o aggiro delle regole, coerentemente con gli ideali che tanto consenso hanno prodotto al Movimento stesso, invece quello a cui assistiamo è l’avanzata del cemento e di tutti quei malcostumi della politica che il sindaco Verri e la sua amministrazione si sono sempre vantati di combattere e un continuo congelamento delle prospettive anche economiche per Pisticci che sembra non avere diritto ad accedere alle opportunità che le spettano.
Predata e colonizzata Pisticci resta indietro lasciando il posto ad avventori che qui fanno fortuna e che non mostrano alcun rispetto e sensibilità per i luoghi bellissimi che abbiamo a disposizione. Pisticci merita di più e merita di conservare un luogo, che se pur utilizzato nella legittima ottica dello sviluppo, deve essere restituito alla natura e gestito in linea con la cultura di questo territorio. Tutto è fermo.
La responsabilità dell’immobilismo che patiamo non è da attribuire né alla Regione che emette concessioni né tantomeno alla passata amministrazione, perennemente chiamata in causa dal sindaco Verri, ma è frutto di una manifesta superficialità che la forza politica vincitrice delle elezioni amministrative del 2016 adotta nel governare un territorio generoso nelle risorse e complesso per la sua varietà.
Il M5S manca di progettualità, manca della capacità di ideare progetti in grado di rinnovare e riformare l’assetto sociale e economico del nostro territorio e manca della sensibilità necessaria a sentire l’urgenza di uno sviluppo che viene richiesto dai cittadini ad ogni appuntamento elettorale.
Rispondere all’esigenza di riconquistare un benessere conosciuto in passato e perduto da troppo tempo senza disporre di un progetto serio e compiuto è un tranello nel quale i pisticcesi non meritavano di cadere.
Nella mancanza di un progetto di turismo è del tutto sottovalutato l’aspetto della gestione dei rifiuti che a mare è urgente tanto quanto nel resto del territorio. Vedere come l’anno scorso la spiaggia libera sommersa dall’immondizia a seguito della notte di San Lorenzo fa vergognare ancora oggi e schermarsi dietro l’accusa di inciviltà di chi l’ha prodotta è una sconfitta ancora maggiore per chi sa che deve comunque intervenire.
Manca un piano chiaro e specifico che renda la scelta della raccolta differenziata utile e conveniente per i cittadini. Nell’applicazione di tale misura, che nel resto dell’Italia è servita ad alleggerire la presenza di scarti nelle discariche e a ripulire il territorio, l’amministrazione pentastellata ha messo in luce tutti i suoi limiti nella programmazione del conferimento preferendo adottare una condotta vessatoria nei confronti dei cittadini minacciati con sanzioni e accusati pubblicamente di essere inefficienti e sconsiderati.
Antonella Giasi
segretario Pd Pisticci Marconia