19Aprile2024

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Dissesto idrogeologico del territorio di Pisticci ed altro

movimenti franosi a pisticciSi vuole trarre spunto da un articolo scritto da Marco Losenno e da un post Facebook di Francesco Vitelli, riferiti al dissesto idrogeologico del nostro territorio, con una premessa di condivisione, negli aspetti generali, per tutto quanto espresso in tali post e con approfondimento, necessario, per consentire, quale dovere, in carico soprattutto a chi ha il potere di intervento, "per lasciare il mondo (Pisticci) un po' migliore di come l'abbiamo trovata", in ossequio alle massime del fondatore dello scoutismo Baden Powell, citato da Marco Losenno.

In merito alla problematica del dissesto idrogeologico che, come riporta Francesco Vitelli, interessa il 91% dei Comuni Italiani, con un incremento del 3% rispetto al 2015 (in soli 3 anni), dovuto soprattutto all'aumento della superficie soggetta a frane e quella potenzialmente allagabile nello scenario medio, occorre evidenziare che In BASILICATA, 121 comuni su 131 sono a rischio idrogeologico – quindi anche con una percentuale leggermente superiore a quella nazionale, e, Pisticci, in particolare, anche alla luce dei numerosi dissesti che ha portato a frane di rilevanti dimensioni e con numerose perdite di vite umane, rappresenta certamente, all'interno della stessa Regione, uno dei Comuni da attenzionare continuamente, in fase di programmazione degli interventi, che a dire il vero, proprio grazie anche agli interventi realizzati, subito dopo il terremoto ed in attuazione della Legge Senise, negli ultimi anni sono stati notevolmente ridotti.

Proprio alla luce degli ultimi eventi succedutisi, occorreva intraprendere misure atte a prevenire eventuali calamità per mettere in sicurezza il territorio. Le conseguenze dei cambiamenti climatici, unite all'eccessiva antropizzazione del suolo necessitano, così come anche egregiamente evidenziato nel post di Francesco Vitelli, di una pianificazione delle politiche territoriali finalizzata alla mitigazione del rischio idrogeologico. Questo è importantissimo per evitare che ci siano conseguenze, non solo strutturali, ma soprattutto di vite umane.

Alla luce di queste considerazioni, e nello spirito di intraprendere misure atte a prevenire eventuali ulteriori calamità, per mettere in sicurezza il territorio e della necessità di una pianificazione di politiche territoriali finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico, da parte della struttura comunale, in particolare nel periodo 2014-2015, il territorio di Pisticci è stato analizzato nella sua interezza, producendo delle proposte progettuali, di categoria, Fattibilità, Preliminare ed alcune, quale per es. Difesa del suolo e ripristino della copertura vegetale nell'area danneggiata dall'incendio seguito dell'incendio, anche a carattere definitivo, e riguardanti sia tutto il Versante Basento, anche con interventi di tipo puntuale quale Cammarelle, Patuglione e Rione Piro, che il lato verso Cavone (Fosso La Salsa, Concezione, Marco Scerra, Rione Tredici, Piazza S.Rocco con la relativa Chiesa) (Punto 1)

1. www.comune.pisticci.mt.it/cms/it/i-settori/46-tutela-del-territorio/1050-mitigazione-rischio-idrogeologicoprogetti-preliminari.html

- Tutti questi progetti, preliminarmente, sono stati inseriti nel sistema RENDIS-WEB, con la validazione successiva da parte dell'ISPRA, così come da colonna ISPRA evidenziata nell'elenco, con le priorità in essa indicate, il rischio PAI e le persone a rischio.


Nr.

Località

Titolo

Descrizione sintetica intervento

Importo

ISPRA

(ReNDiS)

Persone a rischio

1

Versante di Fosso La Salsa e Fosso Concezione

Lavori di mitigazione rischio idrogeologico; intervento di consolidamento e regimentazione idraulica del versante di Fosso la Salsa e Fosso Concezione.

Protezione e consolidamento del Centro Abitato con opere di regimentazione idraulica e gabbionate. Rioni Croci e Dirupo

€ 2.700.000,00

1° STRALCIO

Validato 28/12/2014

Priorità AdB

MEDIA

R3

50

2

Rione Piro

VERSANTE CAMMARELLE II STRALCIO

Lavori di mitigazione rischio idrogeologico; intervento di consolidamento e regimentazione idraulica del versante sottostante lo stabile adibito a Cinema Colosseo in prosecuzione dell’intervento già finanziato di € 300.000,00.

Rimodellamento e consolidamento del versante in frana con la realizzazione di una struttura di sostegno in terra rinforzata secondo le norme attuali di riferimento sulle opere di sostegno della stessa tipologia di riferimento.

Tale intervento è il completamento dell’intervento già finanziato dalla regione Basilicata con DGR n. 1174 del 1/10/2014 per un importo di € 293.285,40

€ 700.000,00

II Stralcio

Validato 28/12/2014

Priorità AdB

ALTA

R2

25

3

Interventi relativi alla difesa del suolo e ripristino della copertura vegetale nell’area danneggiata all’incendio dell’Agosto 2012.

DIFESA DEL SUOLO E RIPRISTINO COPERTURA AREA DANNEGGIATA INCENDIO 2012.

L’attività antropica, in particolare l’eliminazione della copertura vegetale ed il conseguente denudamento dei versanti, può condizionare in maniera importante la morfogenesi calanchiva, favorendo l’erosione accelerata lungo i pendii arrivando ad interessare danneggiandole, diverse strutture ed infrastrutture, nonché buona parte del centro abitato di Pisticci.

Sulla base della vegetazione reale presente e dello stato post-incendio dei rimboschimenti, la proposta progettuale prevede azioni miranti, da un lato, al ripristino della copertura vegetale delle aree percorse dal fuoco con specie erbacee perenni e basso-arbustive spontanee adattate alle peculiari condizioni climo-edafiche (argille di origine marina, soluzione circolante ricca di cloruri, clima a prolungato periodo di aridità estiva) e, dall’altro, a favorire l’innesco dei processi di sostituzione dei rimboschimenti artificiali con comunità arboree e/o arbustive spontanee.

€ 44.410.127,00

Validato 04/03/2015

Priorità: AdB

ALTA

R4

€ 7.426.308,00[1]

1^ STRALCIO

225

4

Rione Tredici

Pisticci centro

C.so Margherita area Chiesa San Rocco

Lavori di mitigazione rischio idrogeologico; intervento di consolidamento e regimentazione idraulica per il crollo di una porzione del versante sottostante il Rione Tredici.

Rimodellamento e consolidamento del versante con realizzazione opere di drenaggio e monitoraggio geotecnico del rione sovrastante del versante in frana

€ 7.189.300,00

Validato 28/12/2014

Priorità AdB

MOLTO ALTA

R3

425

5

 

CAMMARELLE PATUGLIONE

CAMMARELLE PATUGLIONE

INTERVENTO B FOSSO FORNACI”

INTERVENTO C CAMMARELLE PATUGLIONE

FOSSO FORNACI

Risagomatura del tratto di fosso franato e sistemazione di entrambi i versantiRealizzazione di un canale in c.a. per una lunghezza totale di 1.000 m. con briglie in gabbioni fondate su pali.

FOSSO CAMMARELLE PATUGLIONE

Regimazione delle acque defluenti nel Fosso Cammarelle riducendone la velocità con modifiche del profilo del fosso attraverso l’inserimento di briglie e interventi di sistemazione dell’alveo. Stabilizzazione delle pendici mediante sistemazione idraulico – forestali sui versanti meno acclivi.

€ 1.800.000,00

€ 1.150.000,00

Validato 21/01/2015

Priorità AdB

MEDIA

R1

Validato 21/01/2015

Priorità AdB

MEDIA

R2

75

75

 


[1]lo stralcio funzionale inserito è riferito al Progetto Generale di € 44.410.127,00 con le priorità indicate di seguito

http://www.comune.pisticci.mt.it/cms/attachments/article/945/E2_PLANIMETRIA%20PRIORITA.pdf

 - Già precedentemente, ma sempre nell'anno 2014 (Gennaio 2014), a seguito delle torrenziali piogge del Novembre e Dicembre 2013, ed a seguito di sopralluoghi, perizie, progetti, analisi, venivano trasmesse delle soluzioni progettuali a tutti gli organi competenti, anche ai fini del finanziamento richiesto, e per un importo di circa € 18.000.000,00, in aggiunta alle opere progettate e finanziate per l'emergenza, pari a circa € 3.000.000, e che, alcune di queste, ancora oggi, sono in fase di realizzazione con le economie generate dalla precedente programmazione, e sempre nell'ambito dei progetti presentati, (Punto 2)

2. www.comune.pisticci.mt.it/cms/it/i-settori/46-tutela-del-territorio/870-richiesta-finanziamenti-per-rischio-idrogeologico.html

Sempre nell'ambito di tale attività e di soluzioni progettuali analizzate, per Marconia, è stato formalmente presentato alla regione Basilicata il Progetto, anch'esso a carattere quasi definitivo, relativo a "Lavori di realizzazione della fognatura pluviale a servizio del centro abitato della frazione di Marconia" (Acque bianche) per un importo di € 8.732.853,00, che pur non rientrando, formalmente, nella categoria del dissesto idrogeologico vero e proprio, purtuttavia, doveva essere preso in seria considerazione, anche utilizzando altre forme di finanziamento, proprio per evitare i danni ingenti, che tra l'altro si hanno ogni qualvolta, e, succede spesso, vi sono delle piogge torrenziali, i cui costi per l'emergenza, superano, di gran lunga, nella sommatoria degli interventi, l'importo necessario per la sistemazione definitiva.

A seguito di tale attività, da parte della struttura comunale, con DGR n. 43 del 19.1.2016 la Regione Basilicata, per Pisticci, ammette a finanziamento solamente l'intervento per Marco Scerra e Rione Tredici, (tra l'altro, da quella data nessun procedimento amm.vo risulta iniziato da parte del Commissario) e non già per l'intero intervento previsto di € 7.189.000,00 bensì per € 4.800.000,00, e con la frammentarietà di tale intervento che, per completezza, così come progettato, avrebbe dovuto considerare anche l'intervento di Fosso La Salsa e Concezione, in modo tale da mitigare il rischio idrogeologico per l'intero versante, comprendente, tra l'altro, anche il Rione Dirupo, non tenendo in alcuna considerazione tutti gli altri progetti, pur con priorità Alta, interessanti anche il rischio per le persone e non solo strutturale, validati dall'ISPRA nel Dicembre 2014, e ripercorrendo, sempre per Pisticci, analogo comportamento anomalo, tenuto dalla stessa Regione Basilicata, a seguito dell' Accordo di Programma finalizzato alla Programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, sottoscritto tra la Regione ed il Ministero dell'Ambiente in data 14/12/2010, per un importo di 26.935.000,00, e laddove l'intero territorio di Pisticci, pur essendo il Comune che ha la maggiore estensione territoriale della Regione Basilicata (circa 230 Kmq) e pur essendo lo stesso caratterizzato da problematiche rilevanti relative al dissesto idrogeologico, è stato integralmente trascurato negli interventi programmati di cui all'Allegato 1 Elenco A (Elenco Finanziato con l'Accordo), mentre veniva inserito nell'Allegato 1 Elenco B (Interventi Programmati) il Versante Fosso La Salsa e Fosso Concezione per l'irrisorio importo di € 150.000,00 per Protezione e Consolidamento del Centro Abitato con opere di regimentazione idraulica e gabbionate, a fronte di un importo generale programmato per tutta la Regione, con priorità 1-2-3-4-5, di € 221.246.167,33. (Punto 3)

3. http://www.rendis.isprambiente.it/rendisweb/adp/@DecN$AP_BASILICATA_14-12-2010.pdf

Tutta l'attività progettuale sopra evidenziata, con l'inserimento anche della quantificazione del numero degli abitanti esposti e la ricognizione e stima dei principali beni a rischio, sia nella situazione antecedente che in quella successiva alla realizzazione dell'intervento, ed in perfetta sintonia con quanto evidenziato dal post del Sig. Marco Losenno, che rivede nella comunità pisticcese, piena di forze vive, di competenza e di memorie storiche, per apportare un contributo alla risoluzione dei problemi, è stata possibile, nell'ambito di una attività di Programmazione a medio lungo termine, con la cabina di regia della struttura comunale, proprio grazie, non solo al doveroso impegno e professionalità di tutti gli uffici comunali coinvolti (Ufficio Ambiente, Ufficio Lavori PP. e Manutenzioni, Ufficio Urbanistica, ecc.), ma anche al contributo, in questa fase, a titolo completamente gratuito, delle citate forze vive di competenza di professionisti locali e non, che ben conoscono il territorio, quali per es. per l'aspetto idrogeologico, per l'intervento di Marco Scerra e Tredici, il Prof. Spilotro, l'Ing. Laura Stabile ed il geologo Francesco Vitelli, mentre per il consolidamento e risanamento Chiesa di San Rocco e area circostante, l'Arch. Renato D'Onofrio e dell'Ing. De Luca per la Curia Arcivescovile e grazie alla collaborazione (per tutti gli altri interventi soggetti a dissesto idrogeologico) del geologo Domenico Laviola, mentre per il disciplinamento delle acque bianche a Marconia al contributo dell'Ing. Giovanni Martino, e grazie anche alla collaborazione di IMAA – CNR – Istituto metodologie Analisi Ambientali con il quale, sempre a costo zero, in tale fase, è stata stipulato apposito Accordo Quadro[2], anticipando, anche concettualmente, il principio, poi esplicitato a livello nazionale, relativo al "Fondo rotativo per la progettazione" destinato alle amministrazioni locali previsto nell'art.50 della L.R. n.5 del 2015 e approvata con DGR 1158 del 2015, che permette ai comuni di dotarsi di un parco progetti mirato alla mitigazione del rischio idrogeologico, e che per la Basilicata ammontava a 6,1 milioni di euro.

[2] http://www.comune.pisticci.mt.it/cms/it/amministrazione-trasparente/doc_details/2307-accordo-quadro-tra-ammne-cle-e-imaar-cnr.html

Appare evidente, alla luce di quanto sopra evidenziato, che la pubblica amministrazione o meglio la classe politica, riferita non solo alla maggioranza, e non solo locale, ed anche i prossimi candidati, ha avuto ed ha a disposizione tutti gli elementi necessari per espletare il proprio DIRITTO-DOVERE di poter RICHIEDERE E PRETENDERE dalla Regione Basilicata, con tutta la forza e la passione che tale problematica richiede, anche ricorrendo ad organismi sovraordinati alla Regione, (Ministero Ambiente, Ministero Infrastrutture, Protezione Civile, ecc.)e bypassando la stessa, se necessario, i necessari e dovuti finanziamenti, per la salvaguardia del territorio e nell'interesse esclusivo della comunità pisticcese, ed almeno a livello di PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE, ben consapevole della carenza di risorse economiche necessarie, evitando la evidente attività discriminatoria nei confronti del Comune di Pisticci, evidenziata e consumata già nell'Accordo di programma del 2010, operando invece, senza procedere ad alcun favoritismo, legato all'appartenenza a questo o quel partito, o all'antipatia o simpatia di quel sindaco, o quell'assessore, così come già a suo tempo evidenziato, laddove nella DGR n. 43/2016 relativamente a progetti programmati e finanziabili rientranti nella categoria AA (Alta Priorità) e gestiti direttamente dalla Regione, per la Provincia di Matera, un solo Comune assorbiva il 50,80% delle somme stanziate, mentre per la Provincia di Potenza un solo Comune, assorbiva il 34,60% delle somme stanziate per interventi gestiti dallo stesso, ma obbligare, nei modi e termini di legge, ad operare, qualora ritenessero di non farlo, in modo obiettivo e trasparente, con il coinvolgimento diretto di tutti i comuni, attenendosi esclusivamente sia alle situazioni storiche di un abitato sia alle linee Guida Italia Sicura del Settembre 2016, che ha accompagnato il Decreto dei vari Accordi Quadro per il finanziamento delle opere pianificate e programmate, valutando molto attentamente, per tutti i Comuni interessati, il Grado di rischio con le persone coinvolte, ed a quanto riportato anche nel PAI relativamente alla Classificazione R3 (Rischio Elevato) ed R4 (Rischio Molto Elevato), che, stranamente, per il Comune di Pisticci, sono di ostacolo DETERMINANTE all'iter di approvazione alla Variante Urbanistica presentata, a seguito della revoca del Decreto di trasferimento del Rione Dirupo, e con l'istruttoria favorevole proprio dell'Autorità di Bacino, mentre, con evidente contraddizione, sono anche di ostacolo al finanziamento delle opere necessarie per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, proprio su quel versante, laddove risulta parte integrante il Rione Dirupo, inventandosi, per la risoluzione del problema l'istituzione di una apposita Commissione che, non si capisce l'obiettivo che deve raggiungere, (il più delle volte vengono istituite le Commissioni proprio per non risolvere il problema, ricordando che, proprio per la Revoca di tale Decreto, nell'anno 2004, a seguito della pressante richiesta del Comune per tale Revoca - iniziata nell'anno 2002 - , fu istituita un'apposita Commissione per tale problematica inserendo Genio Civile, AdB, Regione, ecc., ecc., che non solo si è riunita pochissime volte, ma NON HA PRODOTTO NESSUN ATTO PER LA RISOLUZIONE DELLA PROBLEMATICA)

Con lo stesso principio per la programmazione e pianificazione, con il contributo di professionisti, associazioni, ecc., quali per es. l'Ing. Savino e l'Arch. D'Angella, ed altri professionisti, ossia delle forze vive della comunità, sono stati progettati e proposti alla Regione nell'ambito del PSR 2014-2020 (appena emanato il PSR, al fine di anticipare l'attuazione ed evitare i notevoli ritardi del PSR 2007-2013) numerose schede progettuali, di categoria Fattibilità, Preliminare, interventi a completamento dell'aspetto idrogeologico, ed inerenti lo sviluppo del paese, con notevole attenzione al Rione Dirupo, che, anticipando anche i tempi, all'epoca della richiesta, non aveva ancora ottenuto la Revoca del Decreto di trasferimento, quali quelli di seguito riepilogati, e per importo generale di € 24.500.000,00 (Punto 4)

riepilogo fondi FESR

Com'è facile rilevare dall'elenco, anche ai fini dello sviluppo di tale territorio sono state presentate delle schede progettuali, corredate anche da definitive valutazioni di intervento, anche puntuali, per la Tutela e protezione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, prevenzione dei rischi e salvaguardia degli habitat. Promozione delle valenze ambientali e di un turismo sostenibile, ecc. ecc., relativamente alla Pineta del nostro territorio, costituta da circa 400 Ha, in totale degrado proprio dal punto di vista ambientale, in perfetta sintonia con quanto previsto con il Protocollo d'intesa dell'arco Jonico, fortemente voluto dalla p.a. di Pisticci, che ha visto il coinvolgimento della Regione Basilicata ed i Comuni di Nova Siri, Rotondella, Policoro, Scanzano, Bernalda e Pisticci (Punto 5)

5. http://www.comune.pisticci.mt.it/cms/it/amministrazione-trasparente/doc_details/2305-protocollo-dintesa-arco-jonico.html

così come in campo Ambientale, sempre in tale PSR, è stato proposto l'intervento di DIFFERENZIAZIONE RIFIUTI CON SENSORI A SPETTROMETRIA (€ 4.650.000,00) E COMPLETAMENTO IMPIANTO DI BIOSTABILIZZAZIONE (Progetto Definitivo già agli atti della Regione per € 850.022,00) per l'importo totale di circa € 5.500.000,00, presentato tra l'altro, con un video, dall'allora Assessore all'Ambiente, Dott. Lino Grieco, direttamente alla Presidenza della Giunta Regionale presenti, oltre allo stesso presidente, e gli assessori, i Direttori Generali e Dirigenti di vari Dipartimenti, tra cui Ambiente, Infrastrutture, ecc.

Attività discriminatoria, con mancata imparzialità nel corso degli anni, con mancanza assoluta del leale rapporto di collaborazione che dovrebbe essere alla base nei rapporti tra istituzioni è stata riscontrata, per il Comune di Pisticci, anche in altri settori, soprattutto in campo Ambientale, allorquando ad una attività di una solerzia inusuale, da parte della Regione, (basti pensare che per l'ottenimento dell'AIA della discarica sono trascorsi ben 29 mesi, quando doveva essere autorizzato, giuridicamente in 6 mesi, mentre di contro, il Comune di Pisticci viene denunciato alla Procura, per presunta presentazione in ritardo di tale richiesta AIA, crollata dopo ben 15 udienze presso il Tribunale di Matera, e con spese legali a spese della comunità) nel giro di soli 3-4 mesi, per presunti superamenti della Concentrazione Soglia di Contaminazione, riscontrati con analisi anomale e non conformi alle linea guida della tecnica, nella discarica La Recisa, viene IMMEDIATAMENTE Revocata l'Autorizzazione Integrata Ambientale, mentre in altre situazioni similari, si continua ad operare senza alcuna diffida o revoca dell'AIA, o addirittura con richiesta riesame AIA da ben 28 mesi, senza riscontro, e con VIA scaduta. Così come, a proposito di discriminazione ed imparzialità, nell'Ottobre 2013 gli organi di controllo, su segnalazione della Provincia di Matera, provvedono a sequestrare la discarica La Recisa per delle motivazioni risultate, successivamente, a seguito dell'intervento del Giudice, prive di alcun fondamento sia giuridico che di sostanza, tant'è che il provvedimento di sequestro veniva revocato immediatamente, precisando altresì, che proprio durante tale periodo del sequestro, il Comune di Pisticci, AUTONOMAMENTE, ossia con Fondo di Rotazione, ossia da restituire con Fondi di Bilancio, aveva già progettato e stava già realizzando sia le opere di adeguamento AIA sia le norme inerenti la Normativa Europea (importo € 1.100.000,00) al fine di contribuire, così come è avvenuto, almeno per Pisticci, a far uscire la stessa Regione Basilicata, dalla procedura di Infrazione Comunitaria, al contrario della maggior parte delle altre discariche nella Regione Basilicata, per le quali, ancora oggi, si stanno pagando sanzioni per le infrazioni comunitarie operate dalla Corte di Giustizia Europea (il 52% delle discariche, ossia 23 Discariche su 44 in Italia, in difformità alla Normativa Europea che devono essere adeguate o chiuse, risulta essere in Basilicata) e per le quali, solo ultimamente, si è provveduto a finanziare con Fondi Regionali tali adeguamenti per circa € 14,5 milioni (Punto 6 e 7)

6. http://www.greenreport.it/news/rifiuti-e-bonifiche/52-delle-discariche-italiane-oggetto-infrazione-ue-basilicata/

7. https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01023416.pdf

e, per le quali, a parere dello scrivente, sarebbe stato opportuno, per il bene della comunità lucana, e già da diverso tempo, Commissariare la Regione in tema di rifiuti, così come è avvenuto, sempre nella stessa regione Basilicata, per infrazione comunitaria dovuta alla mancata realizzazione degli impianti di depurazione negli abitati, tra cui anche Pisticci, così come, sempre in materia ambientale, sarebbe opportuno che, relativamente alla mancata Bonifica del SIN Valbasento, dovuto anche al mancato rispetto dell'Accordo Quadro, già dall'anno 2009 [3], laddove la Regione Basilicata si impose, con autorità, per avere la cabina di regia per tali interventi, rispetto a quella già definita, con apposito verbale presso la Provincia, che individuava, pur con le deficienze riscontrate nel prosieguo, nella stessa Provincia di Matera e nei Comuni di Pisticci, Ferrandina, Salandra, Pomarico, Grottole, Miglionico, i soggetti attuatori di tali interventi, si ritornasse, dato il fallimento di tale attività, a quella ipotesi oppure direttamente in carico al Ministero. Precisando altresì che quanto riportato in questi giorni, relativamente al Bando per l'affidamento dei servizi di progettazione per la messa in sicurezza delle acque di falda e caratterizzazione, erano già inserite nell'Accordo di Programma 2009 laddove i soggetti attuatori erano individuati in un soggetto indicato dal Ministero dell'Ambiente, che era la Sogesid S.p.A., attraverso una convezione in fase di predisposizione di concerto con l'Arpab che autonomamente doveva procedere all'attuazione del Piano di Caratterizzazione delle acque superficiali e dei sedimenti dell'asta fluviale del fiume Basento, il tutto con le somme di € 4.545.454,00 impegnati e disponibili con decreti direttoriali.

Appare evidente, ed inteso essenzialmente come suggerimento, per tutte le problematiche sopra descritte, che la classe politica, lo si ripete, non solo locale, ed anche interessante i futuri candidati, per il conseguimento del benessere della intera comunità pisticcese, e, non solo, aveva ed ha il DIRITTO – DOVERE di denunciare e stigmatizzare con forza tali comportamenti, anche ricorrendo ad altri organi sovraregionali, per tutto quanto inerente la imparzialità e discriminazione nei confronti di un territorio, (dai finanziamenti per dissesto idrogeologico, ai temi ambientali quale discarica, area SIN Valbasento, Pista Mattei, al mancato ed adeguato utilizzo delle aree demaniali, per le quali da anni è stata richiesta la delega ai Comuni,ecc. ecc. ) per la semplicissima considerazione che tutto ciò ha comportato e comporta, e solo ad esempio, nel caso dell' anomala, ed a parere dello scrivente, illegittima Revoca dell'AIA della Discarica La Recisa, dei danni anche di carattere economico per la comunità Pisticcese, in quanto nel calcolo della tariffa da applicare per i Comuni conferenti, è inserita una voce Relativa alla compensazione Ambientale, rappresentante circa il 10% dell'intera tariffa applicata, che poteva essere validamente e giuridicamente possibile utilizzarla per l'inserimento nel Piano Finanziario TARI, consentendo una riduzione della stessa, oltre chiaramente al danno procurato dalla riduzione drastica del personale impiegato dal gestore, dopo la revoca, di circa 6 dipendenti, e suggerire, per tutte le altre problematiche, allo stesso Ministro dell'Ambiente di intervenire, anche con urgenza, laddove esistono tali evidenti deficienze soprattutto in tema di rifiuti (si ricorda che l'emergenza rifiuti, soprattutto in tema di discariche è presente in Regione Basilicata già dal 2009, laddove ancora una volta, il Comune di Pisticci, proprio per il principio di solidarietà e ne leale rapporto istituzionale, dimostratosi unilaterale, e supportando la stessa Regione Basilicata che non poteva gestire tale emergenza, ha consentito il conferimento di ben 30.000 mc. di RSU nella propria discarica, provenienti da Potenza) ed in campo di Bonifica del SIN, con Commissariamento per i vari temi, prima che la Commissione Europea continui a deferire l'Italia alla Corte di Giustizia Europea, che ha provveduto ad avviare un procedimento di contenzioso comminando sanzioni pecuniarie, tra l'altro, e, anche in tema di discariche abusive nel territorio, frenando l'emorragia di sanzioni che l'Italia è costretta a pagare quotidianamente.

Antonio Grieco
già dirigente Ufficio Ambiente Comune di Pisticci