'Troppo odio e mancanza di rispetto nel nostro territorio: si programmino azioni educative'

Come cittadina e come presidente dell'UNITRE di Marconia, associazione con finalità educative, formative e culturali, sento il dovere di fare alcune brevi considerazioni sui comportamenti civili, sociali ed educativi, soprattutto, delle nostre giovani generazioni, con la speranza che altri cittadini possano approfondire i miei pensieri.

Mi rivolgo, in primis, alle famiglie e alle giovani coppie, alle scuole, alle parrocchie, alle associazioni, all'amministrazione comunale, con i suoi servizi sociali e alle istituzioni, tutte, affinché possano essere attivati interventi, percorsi ed azioni educative, per limitare, tenere sotto controllo e migliorare atteggiamenti di arroganza, di sfida e di violenza che, rispetto ad alcuni anni fa, quando il problema già si intravedeva, hanno raggiunto punte di vera emergenza educativa nel nostro territorio.
Se è pur vero che la nostra comunità risente e rispecchia un clima di odio e di violenza di ampio respiro, non possiamo e non dobbiamo essere rassegnati e subire perché, intanto," non si può fare nulla", "non riguarda me", "è colpa di...".

Il momento è arrivato per fare "ognuno la sua parte"! Chiedo, a prescindere dal fatto che le istituzioni sopra menzionate stiano già facendo e continuino a fare il proprio dovere in tal senso, che qualcuna di esse si faccia promotrice di incontri con i propri rappresentanti, al fine di programmare un piano sinergico ed integrato di azioni educative di propria competenza, per affrontare e porre rimedio a tale fenomeno.

Giuseppina Lomassaro
Pres. Unitre Marconia

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