Dispositivi di protezione individuale da coronavirus. La Fiasl chiede maggiore tutela
- Post 12 Marzo 2020
Secondo questo disposto i lavoratori dovrebbero indossare la mascherina, che è il dispositivo di protezione minimo e fondamentale in questa evenienza, solamente nei casi di pazienti sintomatici e dove sia conclamata la positività al Coronavirus Covid19. Tutto questo per noi è assurdo, la nostra segreteria dal 24 febbraio 2020 con diverse note e comunicati stampa, sta chiedendo alla ASM di predisporre e mettere a disposizione di tutti i dipendenti in tutti i presidi tutti i dispositivi necessari e di predisporre una corretta formazione e informazione sulla Gestione di questo momento di emergenza, ma assistiamo solamente a provvedimenti confusi e poco chiari che stanno alimentando solamente panico tra gli operatori sanitari che sono in prima linea nella gestione di questa Pandemia, perché e ci rivolgiamo al Ministro della Sanità Roberto Speranza e al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, a cosa servono tutte le prescrizioni, le limitazioni ad uscire di casa, i divieti ad assembrarsi, la chiusura delle scuole provvedimenti giusti che attraverso i vari decreti si sono succeduti, ma inutili se di fatto poi gli operatori sanitari tutti si trovano a combattere in trincea senza armi, perché le mascherine ci sono ma ripeto ne viene vietato uso, abbiamo segnalato anche episodi dove i responsabili dei reparti hanno fatto ordini ma ne è stato vietato anche approvigionamento in farmacia.
Ci segnalano continue discussioni tra coordinatori e responsabili Dirigenti Medici che vietano l'utilizzo delle mascherine nei vari reparti, e parliamo di reparti come chirurgia generale, pediatria, geriatria, centro trasfusionale di Policoro, ed in tutte le strutture di Tricarico e Stigliano. Quindi di cosa parliamo. Noi tutti siamo operatori sanitari e siamo i primi ad aver paura per questa Pandemia ma abbiamo ancor più paura perché in queste condizioni possiamo essere noi veicolo di infezioni per le nostre famiglie!
Noi dobbiamo considerare tutti i pazienti potenzialmente infetti perché il problema non sono i sintomatici ed i casi conclamati ma i positivi asintomatici che diffondono il virus loro malgrado. Lanciamo il nostro appello alle istituzioni Regionali al Presidente Bardi e all'assessore Rocco Leone affinché possano far cambiare questa direttive perché quello che poteva andar bene un mese fa adesso è obsoleto dobbiamo intervenire affinché tutti gli operatori della Sanità Regionale siano tutelati al massimo. Lanciamo hashtag #iovorreiesseretutelato
Il Segretario Generale Fials Matera
Il Segretario Aziendale
Marco Bigherati
Il Segretario Fials ADMS
Angelo Fracchiolla
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