29Marzo2024

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Una nuova lotta per la liberazione avrà inizio solo quando cominceremo a porre le basi alla non più rinviabile ricostruzione etica e ambientale

Era il 25 Aprile 1945, era la fine della guerra per la liberazione dal nazi-fascismo, era l'inizio della libertà: la libertà di chi se l'è conquistata sul campo e degli ora anziani che ne hanno fatto cemento per ricostruire l'Italia.

Gli stessi che in questi giorni stanno morendo a grappoli sotto i colpi del covid, senza nemmeno un fiore sulla bara. Era l'inizio dalla libertà in cui abbiamo vissuto e non sempre ci siamo meritati.
Per favore, smettiamola di dire che questo nostro "iorestoacasa" è una guerra, perché è un'offesa alla ragione umana, ma soprattutto a loro, agli anziani, che già non abbiamo rispettato permettendo che si facessero più affari del lecito sul necessario servizio sociale svolto dalle RSA. In più, non abbiamo saputo nemmeno difenderli da chi, tra quelle mura, ha creduto che il virus avrebbe fermato la sua corsa, senza più disturbare, altri più consistenti affari. Roba che nemmeno i fascisti.
Potrà assomigliare solo vagamente alla guerra, il periodo che sta per cominciare: quello delle cosiddette fasi due, tre e il definitivo ritorno alla "normalità". Una normalità che sarà ben peggio di quella ante 2020 d.C se non sapremo riconoscere e combattere la causa che, nel trentennio u.s., ha aperto la strada al virus. Un liberismo spinto all'eccesso, praticato da fior di statisti e da una moltitudine di soggetti reclutati nell'ogni dove di una società civile solo fino ai suoi confini. Tutt'insieme, trasformisti votati all'incoerenza più sfrontata e spavalda. Al vertice, lobby economico-finanziarie che, pur di non perdere il potere, brucerebbero vive nelle loro banche sotto i colpi del coronavirus. Alla base, noi, stupide camicette nere, che ci siamo fatti incantare marciando alla conquista della Roma del consumismo, anch'esso sfrenato oltre ogni eccesso. Poi, sopraffatti dall'ingordigia, abbiamo preteso ogni sorta di bene, prodotto a costi sempre più bassi, ma sempre più alti e insostenibili per il Pianeta, con la conseguenza che adesso ce li stiamo godendo non più in là delle mura di casa.
È il momento di prendere coscienza dell'ingordigia vorace in cui si è ricacciata la nostra società, invece che aspettare che passi stando a casa senza fare niente, se non leggere, scrivere sciocchezze sui social, guardare la tv, mangiare e bere come proci e, se ci resta tempo e voglia, pregare. Insomma e in breve, quando ci riapriranno la porta dell'uscio non pensiamo solo a correre subito in negozio o a prenotare un viaggetto veloce e utile solo per un selfye, perché, le armi di distrazione di massa del potere stanno già preparando un'altra marcetta sempre sulla stessa Roma.

Due esempi concreti.
Il primo, nostrano, consistente nelle sparate contro il Sud d'Italia di quell'offesa per il giornalismo incarnata da Feltri che, com'era facilmente prevedibile, sta iniziando a riportare il fronte dell'odio dall'Africa a Roma, per distrarre tutti dal fallimento politico del ventennio leghista in Lombardia.
Il secondo esempio, viene dalle parole pronunciate non più di ieri da Mr Trump, che contro ogni logica scientifica, ma in perfetta logica del lucro a qualsiasi costo, ha indicato in fantomatiche "iniezioni di disinfettante" la cura dal Covid.
Ecco, una nuova lotta per la liberazione, avrà inizio solo quando cominceremo a porre le basi alla non più rinviabile ricostruzione etica e ambientale del Pianeta intero. Altrimenti, da non sol quale punto lontano dal futuro, passeremo come chi ha fatto vincere i pro-nipotini di Hitler e Mussolini e causato chi sa quali altri disastri.

Michele Viggiani