...e quivi, per l’orribile soperchio del puzzo che ‘l profondo abisso gitta,
ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio… (Inferno, Canto 11°)
Portiamo all’attenzione di tutta la cittadinanza, che l’iter burocratico relativo alla realizzazione di un depuratore delle acque di scarico dell’abitato di Pisticci Centro, si sta concludendo, sicché, a breve, dovrebbero partire le procedure per l’appalto dei lavori.
Questa notizia, apparentemente innocua o, addirittura, positiva per alcuni, deve, invece, far riflettere, e non poco, a motivo delle possibili gravissime conseguenze che la realizzazione dell’opera determinerebbe per l’abitato di Pisticci Centro. Infatti, l’Ente Acquedotto Lucano, responsabile sia della progettazione che della realizzazione mediante appalto pubblico, ha pensato dissennatamente di allocare il depuratore di cui trattasi, in zona agricola, sul versante della valle del fiume Cavone, poco distante dalla storica chiesetta della Madonna delle Grazie.
Ogni cittadino di Pisticci Centro è assolutamente consapevole della necessità che l’abitato si doti di un efficace sistema di smaltimento e depurazione delle acque di scarico, posto che all’attualità le medesime finiscono per riversarsi in maniera incontrollata e non igienicamente sicura nelle insenature naturali dei calanchi che caratterizzano l’orografia territoriale. Ma è parimenti consapevole che la soluzione di un problema non può e non deve farne sorgere uno più grande.
Ci riferiamo alla quasi certezza, che una volta realizzato lì dove previsto, il depuratore, con i propri miasmi mefitici, con le esalazioni ed il puzzo di origine fognaria, investirà tutto l’abitato di Pisticci Centro, segnandone – Dio non voglia – di fatto la morte sociale, con grave danno di quel poco che resta delle attività economiche e delle possibilità di sfruttamento ai fini turistici delle risorse e delle bellezze storiche ed architettoniche del Paese.
Francesco Di Benedetto (Commissario cittadino di Fratelli d’Italia)