'I sindaci Salentini contestano il Governo mentre i nostri restano a guardare'
- Post 22 Settembre 2014
Con lo “Sblocca Italia” in gran parte della nostra penisola verranno consumati gli ennesimi stupri ambientali.
Mentre in Salento, cittadini ed Istituzioni, lottano in difesa del territorio contro la TAP e le trivellazioni petrolifere, il Governo Regionale Lucano esprime entusiasmo e contentezza per la deroga del patto di stabilità, nessun commento espresso sugli articoli 36; 37 e 38 del suddetto Decreto, nei quali sostanzialmente si precisa che le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale rivestono carattere di interesse strategico e sono di pubblica utilità, urgenti e indifferibili. Sarà direttamente lo Stato Centrale a valutare le richieste di estrazione/ stoccaggio e concederle in totale autonomia.
In Parlamento c’è qualcuno che cerca di arrampicarsi sugli specchi. L’On. Folino, a giochi fatti, annuncia la sua “autosospensione dal PD garantendo però la fiducia al Governo”, rottura a dir poco ambigua ma indispensabile per prendere inevitabili distanze dal Governo Renzi e continuare a raggirare l’elettorato lucano lavandosi le mani come Ponzio Pilato.
Il tempo è scaduto. Il popolo lucano deve necessariamente ritrovare le energie, il senso d’appartenenza e l’amore per il suo territorio come quelli mostrati nelle lotte di Scanzano 2003 nel “No Scorie” altrimenti non ci resterà che piangere.
Filippo Ambrosini
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