28Marzo2024

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In Presidio perchè non c'è più tempo da perdere. Chiediamo un altro futuro. Scommettiamo sulla partecipazione

Un presidio come simbolo di una comunità che ha deciso di tornare ad occupare gli spazi della partecipazione pubblica dopo tanto, troppo ed ingiustificato torpore. Uno status, quello del nostro essere silenti e passivi, dal quale siamo chiamati ad uscire alla svelta. Perché non c’è più tempo. Ci inquinano, ci sputano in testa e ci dicono che sta piovendo, ci prendono in giro, prendono tempo e decidono di non decidere, e poi ci inquinano ancora. Aria, terra, acqua. Tutto quello che ci circonda. Ed il bilancio è pesantissimo. Una volta era un computer in ogni casa, oggi abbiamo un cancro in ogni famiglia. Questo è il futuro che ci stanno riservando.
Cos’altro deve accadere per capire che senza la nostra partecipazione non cambierà nulla?
Aderiamo al Presidio Permanente, attivo da oggi, giovedì 20 novembre in piazza Umberto I, condividendone le tre tematiche di urgenza:

-    Lo stop ai reflui inviati in Valbasento. Sono i reflui che producono da anni i tanto mefitici miasmi; sono i reflui che stanno alimentando dubbi, perplessità e notizie sui loro contenuti radioattivi; sono i reflui sotto inchiesta dell’antimafia. La richiesta del Coordinamento di Associazioni e Cittadini in Presidio è semplice: applicare il principio di precauzione. Persistendo certi dubbi, le indagini, gli approfondimenti e gli interventi per rimuoverli vanno fatti a bocce ferme. Stop alla filiera dei reflui fino a quando non sarà fatta chiarezza. Il sindaco di Pisticci ha annunciato più volte di voler prendere provvedimenti in proprio. Se lo ha fatto è evidentemente consapevole della gravità della situazione. Chiediamo, pertanto, che vengano emanati provvedimenti consequenziali. E’ giunto il momento della coerenza. Servono atti concreti, perché questo è il linguaggio con cui parlano le istituzioni
-    L’adesione della comunità di Pisticci, attraverso apposita petizione, alla richiesta, da inoltrare al presidente Pittella, di impugnare il decreto Sblocca Italia che apre la strada alle trivellazioni petrolifere selvagge. La stessa adesione da parte del Comune di Pisticci con un apposito deliberato, votato in questi giorni da oltre 30 comuni lucani

-    La verità sull’incidente all’oleodotto dell’Eni in territorio di Pisticci. Vogliamo conoscere se esiste un protocollo di emergenza in questi casi, se è stato applicato, in capo a chi sono le responsabilità, quale funzione è chiamata a svolgere la parte pubblica, istituzioni ed Arpab, e se effettivamente l’ha svolta. Qual è la portata dello sversamento. Quali controlli sono stati effettuati

Sosteniamo l’attività del Coordinamento di Associazioni e Cittadini in Presidio perché prima di avere un ruolo in questa comunità, siamo suoi cittadini. Qui viviamo e qui vorremmo continuare a vivere in sicurezza e serenità. Oggi non possiamo che condividere le preoccupazioni delle persone in fatto di tutela della salute, sicurezza, e salvaguardia dell’ambiente. Crediamo che un Presidio possa essere  il simbolo della eccezionalità di questo momento; l’emblema dello status di comunità in movimento; il megafono delle richieste di verità e giustizia non più procrastinabili; un luogo di incontro, partecipazione, conoscenza, divulgazione e coordinamento.
Aderiamo ad un movimento con la nostra associazione, Mp3, che è editore di Pisticci.com, nella certezza di voler prendere delle posizioni e formulare delle richieste che siano PRO qualcosa e non CONTRO qualcuno. PRO esseri umani, innanzitutto. Daremo il nostro contributo a questa iniziativa ed invitiamo la cittadinanza a fare lo stesso. Poi potrebbe essere troppo tardi.
Superiamo i confini dell’indifferenza e dell’individualismo e torniamo ad essere protagonisti della nostra storia. Riprendiamoci questa comunità.
Usciamo dal web e corriamo nella vita reale: c’è una piazza che ci aspetta e vuole disegnare un futuro migliore.

Pisticci.com edito da Associazione Mp3