19Aprile2024

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Turismo e trivelle non vanno d’accordo. Assoturismo-Confesercenti ribadisce il proprio ‘no’

“L’economia del mare e del turismo è essenziale per il futuro dell’Italia. La nostra Organizzazione, con le imprese del settore, sarà certamente impegnata a tutela di questo patrimonio fondamentale per lo sviluppo e per il sistema produttivo dei territori”.
A ribadirlo ai Presidenti dei Consigli regionali di Basilicata e Veneto, Piero Lacorazza e Roberto Ciambetti, sono stati Claudio Albonetti, Presidente di Assoturismo Nazionale e  Tullio Galli, coordinatore nazionale di Assoturismo, riconfermando insieme ai dirigenti locali di Puglia, Marche, Puglia e Basilicata, il proprio deciso no alle trivellazioni a mare.
A nome del coordinamento delle Regioni promotrici del referendum sulle trivelle in mare, i presidenti delle Assemblee legislative regionali di Basilicata e Veneto – informa una nota di Confesercenti - hanno sottolineato che “le istituzioni di prossimità devono poter dire la loro su questioni essenziali per lo sviluppo dei territori. Va quindi ripristinato il principio di leale collaborazione fra Stato e Regioni, che devono interrogarsi sulle politiche energetiche alla luce dei risultati della Conferenza di Parigi Cop 21, della caduta del prezzo del petrolio, che oggettivamente modifica la sostenibilità finanziaria degli investimenti nelle fonti fossili e della necessità di tutelare le coste italiane, che viene ulteriormente rafforzata dalla scelta della Croazia di fermare la ricerca di idrocarburi sull’altro versante dell’Adriatico”.
“Ci auguriamo che, come è già accaduto nel 2009, anche questa volta sia possibile puntare sull’election day per le amministrative e il referendum sulle trivelle in mare – hanno auspicato Lacorazza e Ciambetti – che farebbe risparmiare 300 milioni di euro e contribuirebbe a promuovere la partecipazione consapevole dei cittadini”.
“Assoturismo – ha concluso Albonetti – è impegnata da sempre a difendere non solo le imprese rappresentate ma l’intera economia turistica di un territorio e, come tale, fornirà il proprio contributo a sostegno dell’imminente campagna referendaria”.
La Confesercenti di Potenza rinnova l’impegno rivolto anche sul fronte delle ricerche e dell’estrazione nel sottosuolo perché siano salvaguardate le attività del turismo, del commercio e dei servizi che operano in Val d’Agri, in presenza del Parco Nazionale Appennino Lucano, e nel Sauro e perché siano contrastati i progetti di nuove ricerche in un’area piuttosto vasta del Vulture-Alto Bradano con importanti risorse turistiche naturalistiche e culturali. C’è poi l’esigenza di tutela  dell’agro-alimentare lucano di qualità che insieme agli itinerari enogastronomici esercita un forte richiamo di attrazione.