28Marzo2024

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La toponomastica viene e va: torna via Cialdini. Le precisazioni del Comune di Pisticci

Via via Cialdini. Anzi no. Con una delibera dell’esecutivo comunale votata lo scorso febbraio dalla precedente amministrazione veniva disposta la rimozione dalla toponomastica stradale di Pisticci centro di una strada intitolata al generale Enrico Cialdini, accreditato dalla storia per il merito di aver combattuto il brigantaggio.
Una rivisitazione dei fatti di quell’epoca ormai lontana aveva rappresentato una diversa realtà in base alla quale il personaggio non risulta proprio meritevole di una onorificenza avendo represso nel sangue alcune rivolte ed ordito reazioni più cruente delle azioni subite, ricorrendo peraltro ad atti di giustizia sommaria, arresti di massa e devastazioni, culminati negli eccidi di Casalduni e Pontelandolfo.
Messa sulla strada del revisionismo, l’amministrazione di allora optò per il cambio di intitolazione scegliendo l’architetto e concittadino illustre Bruno Ernesto Lapadula come più appropriato destinatario dell’onore di vedersi intitolata una pubblica via.
Lo scorso 15 settembre, tuttavia, con un nuovo provvedimento di Giunta, l’attuale amministrazione ha revocato la delibera 16 del 10 febbraio scorso invalidando il cambio di denominazione da via Cialdini a via Lapadula. L’atto, come citato nella nuova delibera, viene caldeggiato da una petizione dei residenti di via Cialdini che lo scorso luglio avevano richiesto una revoca del provvedimento. “Per vie brevi – si legge fra l’altro nel nuovo dispositivo – i cittadini residenti nell’attuale via Cialdini hanno evidenziato la inopportunità amministrativa di effettuare una revisione parziale della toponomastica stradale del centro abitato di questo Comune nelle more di una rivalutazione storica dei soggetti che allo stato risultano intestatari di vie e piazze e nella piena consapevolezza che una modifica parziale graverebbe i cittadini ivi residenti di oneri economici non sostenibili in un periodo di crisi economica”.
La nuova delibera richiama le motivazioni del precedente atto e spiega che la scelta di una “revisione parziale della toponomastica cittadina si fonda principalmente sull’indagine storica che ha portato ad affermare che Enrico Cialdini, militare e politico italiano, dopo l’unità fu inviato nel Mezzogiorno, precisamente a Napoli, con poteri eccezionali per affrontare l’emergenza del brigantaggio postunitario. Nel nostro Meridione si distinse per stragi e massacri con decine e decine di migliaia di vittime tra le popolazioni inermi, radendo al suolo, senza pietà e senza alcuno scrupolo, interi Paesi del Sud Italia, messi a ferro e fuoco dalle sue truppe”.
L’atto ritiene tuttavia che “definire il generale Enrico Cialdini “il simbolo di quanto espresse il Risorgimento Italiano” lascia intendere da parte dei sostenitori una erronea valutazione del periodo storico di riferimento, del fenomeno del Brigantaggio, dell’omertà della popolazione, del tempo e degli albori della “mafia” che incominciava a prendere forma nel meridione d’Italia compreso la Sicilia” e che “se fosse vero quanto rilevato storicamente in merito al generale Enrico Cialdini non vi è dubbio alcuno che non è stato certo l’unico a macchiarsi di crimini ma gli hanno fatto compagnia altri soggetti storici che all’epoca portarono all’Unità d’Italia e che meriterebbero, per analogia, lo stesso trattamento”.
Pare, dunque, che, secondo la nuova amministrazione, occorra una sorta di supplemento ed ampliamento di indagine prima di intervenire ed applicare, eventualmente, un provvedimento più organico. Nel frattempo Cialdini torna al suo posto e Bruno Ernesto Lapadula in attesa di un giusto riconoscimento.

Roberto D'Alessandro

"Dopo le reiterate attenzioni della stampa relative al cambio di intestazione di Via Enrico Cialdini a Pisticci centro e l'annullamento della delibera n°16 del 10 febbraio 2016, si rendono necessarie alcune precisazioni". Inizia così una nota del Comune di Pisticci, in cui si spiega: "Lo scorso febbraio la precedente Amministrazione deliberò la modifica dell'intestazione di Via Cialdini in via Bruno Ernesto Lapadula, fondando tale scelta su alcuni studi di carattere storico relativi alla figura di Enrico Cialdini, luogotenente del Regno d'Italia con poteri speciali nella lotta al brigantaggio e autore di stragi e massacri contro la popolazione meridionale proprio nel periodo di radicazione del germe mafioso nel Sud Italia. La delibera di Giunta, sebbene adottata a febbraio, non ha tuttavia avuto alcun seguito e, di fatto, via Cialdini non ha mai cambiato nome, per cui se reale fosse stata l'intenzione di cancellare dalla toponomastica cittadina personaggi poco degni di intitolazione, più opportuna sarebbe stata una revisione generale del periodo storico di riferimento (ad esempio anche il generale Bixio, cui pure è intestata una via centrale, si è macchiato di crimini di guerra)".
"I residenti della centralissima via pisticcese - fanno sapere ancora dal Comune di Pisticci -  hanno presentato una raccolta firme con l'esplicita richiesta di non modificare la toponomastica stradale, nelle more di una rivalutazione storica dei soggetti a cui risultano intestate vie, piazze e strade, poiché modifiche del genere comportano oneri economici non indifferenti per i cittadini residenti. In via Cialdini, infatti, oltre alle abitazioni, vi sono anche uffici di professionisti del settore medico, legale e urbanistico che dal cambio di intestazione soffrirebbero notevoli pregiudizi per le loro attività lavorative.
La volontà dell'Amministrazione è naturalmente quella di rendere onore al noto concittadino Bruno Ernesto Lapadula mediante intitolazione di luogo più consono e meno foriero di disagi per i cittadini del Comune di Pisticci, in via di individuazione".