'Dirupo fuori da candidatura Unesco'

"Il Rione Dirupo è fuori dalla candidatura dell’Unesco". La denuncia è di Pasquale Domenico Grieco, ex assessore comunale nella Giunta Di Trani ed oggi componente della civica Forum Democratico. "L’emendamento alla legge di variazione al bilancio della Regione Basilicata - spiega Grieco -, per la redazione dei dossier di candidatura di altre preziose realtà territoriali lucane nella lista del patrimonio dell’Unesco, con uno stanziamento di cinquanta mila euro, rappresenta una importantissima azione, e merita un plauso, perché, utile a valorizzare e proteggere luoghi unici al mondo.
La scelta di solo questi luoghi, però, non può e non deve precludere la candidatura anche di altri importanti territori Lucani, che rappresentano da soli la scelta naturale per essere avviati a questa importante valorizzazione e di custodia, quali patrimonio dell’umanità".
Anche il territorio di Pisticci ha la possibilità di giocarsi una candidatura, solo che adesso non rientra nella lista dei siti per il cui dossier la Regione ha stanzioato dei fondi.
"Il rione Dirupo di Pisticci - fa notare Grieco -, già portato in istanza e valorizzato, dalla precedente amministrazione per l’eliminazione del Decreto di trasferimento, a firma del Presidente della Regione Basilicata, grazie anche al contributo politico dei consiglieri promotori di questo emendamento, è uno dei luoghi della Regione Basilicata, che insieme ai sassi di Matera sono unici al mondo.
Ad onor del vero, in questi ultimi mesi molte associazioni, hanno contribuito alla promozione di iniziative utili alla valorizzazione di questi luoghi, però, registriamo ancora una volta, vista l’assenza di Pisticci fra questi comuni prescelti, una incapacità esecutiva della forza politica di maggioranza di questo governo a rappresentare e candidare la Città di Pisticci a progetti importanti come questo".
Il Comune di Pisticci a guida M5S, insomma, in base alla critica di Grieco, avrebbe dovuto supportare la candidatura della parte più preziosa del suo centro storico.
Il Dirupo, nel frattempo, ancora attende di veder portato a compimento quell'iter di rilancio e valorizzazione intrapreso proprio a partire dall'amministrazione Di Trani, quando fu rimosso il famoso decreto di trasferimento che gravava sull'area. Da allora si sono messe in moto delle dinamiche a cui occorre adesso dare seguito per favorire la concreta emersione del Dirupo da quel limbo in cui il centro storico era piombato per decenni.

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