Calcolo Tari: 'A Pisticci non sono stati commessi errori'

Il Comune di Pisticci non ha commesso errori nel calcolo della quota variabile delle pertinenze in fatto di Tari. Nessun pagamento non dovuto, dunque, da parte dei cittadini pisticcesi rispetto al pasticcio Tari che sta interessando diversi Comuni in Italia e portando sul piede di guerra i contribuenti, che chiedono rimborsi per cifre variabili nei casi in cui gli enti, appunto per un errore di calcolo, hanno percepito somme non dovute.
"Sulla questione relativa all’errato calcolo della TARI per le pertinenze - spiega il sindaco di Pisticci Viviana Verri -, nei Comuni italiani si sta generando una grande confusione, ma posso tranquillizzare la cittadinanza pisticcese relativamente alla situazione del nostro Comune. La tariffa in questione, per le utenze domestiche, si compone di una quota fissa, calcolata applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza le tariffe per unità di superficie, parametrate al numero degli occupanti, e di una quota variabile, determinata in relazione al numero degli occupanti. La quota variabile non deve essere calcolata separatamente per le pertinenze rispetto all’abitazione, come invece è accaduto nei Comuni in cui è stato riscontrato l’errore, ma applicata una sola volta tenendo conto della superficie complessiva dell’immobile. secondo quanto recentemente confermato anche dal Ministero delle Finanze in seguito all’interrogazione presentata dal deputato del Movimento Cinque Stelle Giuseppe L’Abbate. Anche il nostro regolamento comunale conferma tale procedimento di calcolo, per cui non si riscontrano criticità nel calcolo delle tariffe TARI sul nostro territorio".
La formula di calcolo corretta prevede, dunque, che la quota variabile della Tari si applichi una sola volta per ogni abitazione, incluse le pertinenze. In alcuni casi, invece, è accaduto che i Comuni abbiamo applicato più volte la quota variabile in base al numero delle pertinenze.
Il caso, di rilevanza nazionale, era stato tirato fuori proprio da una interrogazione del Movimento 5 Stelle dello scorso ottobre, basata su un articolo del Sole 24 Ore. Rispetto all'iniziativa il governo ha dato ragione ai dubbi spiegando che il "calcolo della parte variabile delle tariffe sui rifiuti per le utenze domestiche" va pagato una sola volta per ciascuna unità immobiliare. Di qui è venuta fuori l'ammissione, da parte del sottososegretario al Ministero dell'Economia, Baretta, che diversi Comuni avrebbero commesso un errore di calcolo della TARI aumentando così il prelievo sulla tasse dei rifiuti, in danno delle famiglie.
"Se una singola utenza - ha spiegato per iscritto Baretta - è composta, ad esempio, da un appartamento, un garage e una cantina, la parte variabile va considerata una sola volta e, di conseguenza un diverso modus operandi dei Comuni, che determina una tariffa notevolmente più elevata, non trova alcun supporto normativo".
Sulla scorta delle rassicurazione dei primo cittadino, non è il caso del Comune di Pisticci.

Roberto D'Alessandro

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